Come spiega l'Agenzia delle Entrate la detrazione fiscale delle spese per interventi di ristrutturazione edilizia è disciplinata dall'art. 16 -bis del Dpr 917/86 (Testo unico delle imposte sui redditi). Dal 1° gennaio 2012 l'agevolazione è stata resa permanente dal decreto legge n. 201/2011 e inserita tra gli oneri detraibili dall'Irpef. La detrazione è pari al 36% delle spese sostenute, fino a un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 48.000 euro per unità immobiliare. In sostanza, salvo nuove future leggi che dispongano diversamente, è possibile recuperare il 36% di 48mila euro, ovvero 17.280 euro sull'unità immobiliare su cui vengono effettuati lavori di ristrutturazione. Tuttavia dal 2012 lo Stato aveva elevato a 50% la misura della detrazione e a 96.000 euro l'importo massimo di spesa ammessa al beneficio, confermando di anno in anno questa novità che di fatto estende a 48mila euro (la metà di 96mila) la somma recuperabile, in 10 anni, fiscalmente grazie al bonus ristrutturazione. Salvo diverse disposizioni - che solitamente vengono approvate con la legge di Stabilità a fine anno - dal 1° gennaio 2017 la detrazione è tornata alla misura ordinaria del 36% e con il limite di 48.000 euro per unità immobiliare. Ma non è da escludere appunto che il bonus maggiorato vengo esteso. La detrazione per gli interventi di recupero edilizio non è cumulabile con l'agevolazione fiscale (detrazione del 65%) prevista per i medesimi interventi dalle disposizioni finalizzate al risparmio energetico.
Pertanto, nel caso in cui gli interventi realizzati rientrino sia nelle agevolazioni previste per il risparmio energetico che in quelle previste per le ristrutturazioni edilizie, il contribuente potrà fruire, per le medesime spese, soltanto dell'uno o dell'altro beneficio fiscale, rispettando gli adempimenti specificamente previsti in relazione a ciascuna di esse. Sarebbe un peccato se lo Stato estendesse anche nel 2017 e negli anni a venire il bonus massimo su ristrutturazioni (50% su 96.000 euro) e sulle riqualificazioni energetiche (65%) dato che questi bonus aiutando ad alimentare il mercato immobiliare che in effetti nel 2016 ha segnato una vigorosa ripresa con un aumento del 20,6% nel primo trimestre rispetto al primo trimestre del 2015. I bonus, peraltro, vengono molto utilizzati dagli italiani. Secondo le ultime elaborazioni del centro studi Cresme, su dati del ministero delle Finanze, ad aprile scorso gli italiani hanno avviato interventi per oltre 1,9 miliardi di euro, pari al 5% in più rispetto al valore registrato nello stesso mese del 2015. Il bilancio degli investimenti nei primi quattro mesi di quest'anno ha così superato i 9,5 miliardi.