Il balletto dei parametri e i paradossi dell’euro

Trova il tuo mutuo
Importo mutuo
Durata
Valore immobile
Il balletto dei parametri e i paradossi dell’euro
Condividi su:
CorrierEconomia

Visualizza l'articolo originale in PDF
Pubblicato il

Aumenteranno le famiglie debitrici che aspetteranno con ansia il primo giovedì del mese, quando si riunisce il board della Bce. Perché? «Perché i mutui variabili agganciati al tasso della Bce, che le banche devono affiancare per legge a quelli indicizzati all'Euribor, torneranno d'attualità» spiega Stefano Rossini, di www.mutuisupermarket.it.

L'andamento anomalo dei tassi e la scarsa pubblicità data dalle banche a questi prodotti, hanno fatto sì che finora i finanziamenti indicizzati Bce abbiano incontrato scarso successo. «Nel 2009 — dice Rossini — la quota dei mutui variabili indicizzati al tasso ufficiale è stata appena il 2,6% dell'erogato complessivo e nel 2010 si è posizionata sotto l'1%. Le cose però possono cambiare. I tassi Bce sono assai meno volatili dell'Euribor e sono stabiliti con l'intento di regolare il mercato finanziario internazionale, senza impattare negativamente sulla crescita e per contenere l'incremento annuo dei prezzi al consumo. Per molte famiglie l'obiettivo oggi è sì quello di diminuire per quanto possibile il peso della rata finale, ma potendo, in molte sceglieranno di aggiungere un ulteriore elemento di sicurezza optando per un tasso meno volatile e maggiormente controllato. In periodi di ripresa si possono prendere in considerazione due o tre rialzi all’anno, graduali, ben programmati e comunicati con anticipo, con effetti prevedibili e sotto controllo per le famiglie».

Dal 2002 al 2007 il tasso Bce si è posizionato in media attorno a 20 centesimi sotto l'Euribor a 1 mese e 30 centesimi sotto il parametro trimestrale. Alle prime avvisaglie della crisi dei subprime nel 2008 la forchetta si è ampliata fino ad arrivare alla vigilia del default di Lehman a quasi un punto rispetto all'Euribor mensile e a 130 centesimi rispetto all'Euribor trimestrale.

A partire dai primi mesi del 2009 la situazione si è invertita e almeno fino a oggi il tasso Bce è rimasto sopra l'Euribor a un mese (che è arrivato a costare addirittura 60 centesimi meno del parametro di Francoforte nella primavera 2010) e oggi i due valori sono pressoché pari, mentre l'Euribor trimestrale è sopra di circa dieci centesimi. In prospettiva dovrebbe riproporsi il differenziale, favorevole a chi punta sul tasso Bce, che vigeva prima dello scoppio della crisi finanziaria.

Molto più aleatorie le previsioni sull'andamento dell'Eurirs, il parametro che determina le rata dei mutui fissi. In primo luogo perché la situazione non si è ancora normalizzata, come mostra l'anomalia del tasso a 30 anni più basso di quello a 20. In secondo luogo perché l'Eurirs è estremamente volatile e può variare da un giorno all'altro anche di qualche decimo di punto e ha un andamento del tutto indipendente dalle scelte della Bce. Di fatto dalla scorsa estate a oggi si è apprezzato di circa 120 centesimi, il doppio rispetto all'Euribor.

Trova il tuo mutuo
Mutuo richiesto
  €
Durata
 anni
Valore immobile
  €
Cerca mutuo
© 2010-2024 FairOne S.p.A. - P. IVA 06936210969 
- Iscrizione Elenco Mediatori Creditizi OAM n. M215 - MutuiSupermarket.it è un servizio a Impatto Zero ©
Richiesto – Calcolalo ora