La brusca frenata delle transazioni immobiliari, scese del 25,3% nel secondo trimestre del 2012 rispetto allo stesso periodo del 2011, sta producendo effetti sulla dinamica delle quotazioni, che mostrano i primi segni di cedimento, dopo mesi di stabilità.
La tendenza emerge da una ricerca condotta dal noto portale immobiliare Idealista.it ed è trasversale a 29 delle 47 città capoluogo italiane oggetto dell’analisi, che ha preso a riferimento un campione di 42.895 annunci; a corroborare l’andamento ci pensa inoltre la Bussola Mutui Crif MutuiSupermarket.it, secondo la quale il calo del prezzo al metro quadro si è attestato al -8,4% nel terzo trimestre.
Lo scenario attuale, caratterizzato da un forte clima di incertezza sul futuro mostra come i proprietari abbiano ormai preso coscienza dell’incapacità di spuntare i prezzi di qualche anno fa e che il voler insistere su certi valori rende gli immobili invendibili.
Quotazioni stabili, sempre relativamente al terzo trimestre, si registrano a Palermo e Padova (-0,1%), mentre le città in cui i prezzi sono addirittura aumentati sono Bologna (0,3%), Venezia (2,2%), Genova (2,7%) e Firenze (3,3). Le due maggiori città italiane, Milano e Roma, segnano un calo rispettivamente del 3,2% e del 2,6%. È opinione diffusa che l’esigenza di vendere da parte dei proprietari è divenuta più pressante negli ultimi mesi e ciò conduce ad una più accentuata tendenza ad assecondare la domanda, abbassando le pretese e concedendo forti sconti rispetto alle richieste iniziali.