Garanzie
La differenza principale consiste nel fatto che la concessione di un mutuo richiede un bene immobile a garanzia del finanziamento, sul quale viene iscritta ipoteca
a favore dell'istituto di credito. Il prestito, invece, non richiede alcuna garanzia reale ma solo documentazione comprovante la capacità di reddito del richiedente.
Tassi di interesse
A differenza del mutuo, che offre la possibilità di scegliere tra tasso fisso, variabile, variabile con cap o misto, il prestito prevede solitamente il tasso fisso.
L'assenza di garanzie reali e il maggior rischio spiegano perché per il prestito siano richiesti tassi di interesse molto superiori a quelli del mutuo, fino a 6-7 volte superiori.
Importo, durata
Altra differenza rilevante è costituita da importo e durata del finanziamento: nel caso del mutuo, l'importo minimo è solitamente di 50.000 euro (solo in rari casi alcune
banche arrivano a valutare mutui di importo fino a 30.000 euro) e la durata va da dai 10 ai 30 anni, anche se non mancano istituti di credito che prevedono la durata di 40
anni per i richiedenti under 36. Nel caso del prestito, invece, l'importo può arrivare a un massimo di 75.000 euro, anche se mediamente varia tra gli 8.000 e i 15.000 euro e
la durata non può in alcun caso superare i 10 anni.
Finalità
In generale, è possibile fare un prestito per acquistare una casa, ma il mutuo offre tassi di interesse molto più vantaggiosi ed è sempre la soluzione preferibile, a meno
che l'importo di cui si ha bisogno risulti inferiore alla soglia minima dei 50.000 euro, situazione tutt'altro che comune. Generalmente, il prestito può essere indicato per
finanziare lavori di ristrutturazione o ampliamento dell’immobile di proprietà, che comportano costi molto più contenuti. Il mutuo, invece, può essere un'ottima soluzione per
ottenere liquidità importante a un tasso di interesse conveniente, ma come accennato è necessario disporre di una garanzia reale, vale a dire un immobile di piena disponibilità,
senza ipoteche o diritti di terzi. Il mutuo di liquidità è una forma di credito non finalizzata, vale a dire che il richiedente non è tenuto a dichiarare che uso farà del denaro
ottenuto, ma molti istituti di credito escludono la possibilità di utilizzare questa soluzione per finalità specifiche quali, ad esempio, il consolidamento debiti o attività
speculative, incluso l’acquisto di una seconda casa.
Cessione del quinto
La cessione del quinto è una particolare forma di prestito, riservata a dipendenti a tempo indeterminato di età compresa fra i 18 e i 63 anni o pensionati che non abbiano
compiuto gli 80 anni, il cui il rimborso avviene mediante trattenuta diretta di una quota dello stipendio o della pensione, che viene versata direttamente al creditore dal
datore di lavoro o dall'ente di previdenza. In buona sostanza, si tratta di un prestito garantito dallo stipendio o dalla pensione del richiedente e che, proprio grazie a
questa solida garanzia, permette di ottenere tassi di interesse più vantaggiosi rispetto al prestito classico. La garanzia è rafforzata da un'assicurazione obbligatoria che
ha lo scopo di assicurare il pagamento del debito residuo in caso di perdita dell'impiego o decesso del richiedente.
Mutuo o prestito: cosa scegliere?Importo | Età richiedente | Soluzione |
---|
0-50.000 | 18-63 | Prestito/Cessione V |
0-70.000 | 63-80 | Cessione V |
>50.000 | 18-65 | Mutuo ipotecario |