È datata ieri la presentazione della nota di andamento del mercato immobiliare da parte dell’Agenzia del Territorio. Si trattava di un aggiornamento molto atteso, considerato l’andamento fortemente negativo registrato nel primo trimestre. Purtroppo la dinamica non è migliorata, anzi, il calo registrato, rispetto allo stesso periodo del 2011, è stato pari al 24,9%, peggiore rispetto al -17,8% del primo trimestre.
L’andamento negativo è trasversale a tutti i comparti: il residenziale perde, rispetto al secondo trimestre 2011, il 25,3%, le pertinenze il 24,4%, il terziario il 32,7%, il commerciale il 28,5% e il produttivo il 26,4%.
Non si notano andamenti differenziati nemmeno tra le otto maggiori città italiane. A guidare la classifica in negativo della flessione più forte è Palermo (27,0%), seguita da Milano (-26,2%), Bologna (-25,1%) e Genova (-25,0%). Anche Roma registra una forte flessione, pari al 19,4% che tuttavia, se confrontata con Milano, offre l’idea di un mercato immobiliare più flessibile, in cui i prezzi si stanno probabilmente mostrando più elastici e capaci di adattarsi più velocemente all’evoluzione del contesto economico.