Comprare casa. Il mercato immobiliare è vivace

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Comprare casa. Il mercato immobiliare è vivace

Tassi dei mutui casa ai minimi storici grazie alla Banca Centrale Europea. Mercato del mattone frizzante, con le compravendite che ripartono e i  prezzi che continuano a scendere, sia pure più lentamente rispetto a prima. Istituti di credito che sono incoraggiati ad erogare denaro grazie al Quantitative Easing. Sembra proprio un mix perfetto per chi cerca di acquistare casa e ha bisogno di finanziare l'acquisto, sottoscrivendo un mutuo bancario. Gli analisti sono unanimi nel considerare, quello attuale, il periodo perfetto per chi intende comprare casa.

Sembra che gli italiani riescano a contenere la scarsa fiducia nella ripresa economica, i timori sulle prospettive del mercato del lavoro e tornano in forze a sognare la casa. Negli ultimi sei mesi, il settore residenziale ha messo il turbo registrando un balzo degli scambi del 22,9% (dati dell'Agenzia delle Entrate). Come abbiamo detto, i prezzi sono “fermi al palo”: le quotazioni vivranno ancora fasi di calo, ma in generale veleggiano verso la stabilità. In questo contesto, il costo dei mutui è sensibilmente diminuito. I tassi di interesse sono più che dimezzati rispetto ai livelli pre-crisi. I tassi vicini allo zero inducono a credere che non ci sia mai stato un momento così favorevole per comprare un immobile. Vincono le richieste di "fisso"  e la ragione sta nella congiuntura del mercato attuale che sta portano i tassi a livelli mai visti, addirittura negativi. Visto lo scenario su un orizzonte temporale di medio/lungo termine, il tasso fisso applicato a finanziamenti di lunga durata consente margini di convenienza prospettica elevata. Sebbene il fisso costi in partenza più del variabile, gli italiani preferiscono puntare su qualcosa di sicuro e quanto mai conveniente. La ragione è semplice da comprendere: la volontà di congelare il prestito per i prossimi venti o trent'anni. Sebbene il tasso variabile sia più vantaggioso, oggi è possibile contrattare uno fisso per poco meno del 2%. Un piccolo costo in più che gli aspiranti mutuatari sembrano accettare per vivere sonni tranquilli nel lungo periodo. 

Qual è il mutuo ideale? A priori, non si può sapere se una scelta sia giusta o sbagliata, ma è importante capire come funzionano il tasso fisso e variabile e come potrebbero muoversi in futuro. Chi sceglie il tasso fisso può star tranquillo: eventuali fluttuazioni future del costo del denaro non influiranno sugli interessi da pagare perché il prestito rimane ancorato al tasso fissato al momento della stipula del mutuo. Chi opta per il variabile deve monitorare attentamente l’andamento dell’Euribor: indice di riferimento per il tasso variabile. La prospettiva per chi sceglie il variabile è quella di pagare un tasso di partenza inferiore a quello fisso e di dover preoccuparsi di lievi rialzi futuri. Occorre ipotizzare l’andamento dell’euribor in modo realistico e valutare quando potrà raggiungere il livello del tasso fisso: analizzando i futures sull’euribor, il mercato sembra attendersi tassi negativi ancora per il prossimi 3 o 4 anni.

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