Credito a imprese e famiglie: le sole chiavi per il rilancio economico
NOTIZIE MUTUO
L'economia italiana è stata da sempre fondata sulla centralità del sistema bancario: se vengono concessi meno finanziamenti a imprese e famiglie, le prospettive di crescita si "sgonfiano" e crescere ad un ritmo annuo del 2% diventa sempre più difficile. Il potenziale di crescita del nostro Paese è oggi dell'1% e risulta essere modesto, considerata la crescente perdita di competitività rispetto ad altri paesi europei come Francia e Germania.
Il problema del credito oggi è fondamentale in un contesto in cui, ai primi segnali di ripresa globale, ha fatto seguito l'emergere di una serie di nuovi rischi. La catastrofe giapponese, la crisi libica, le tensioni in Medio Oriente, il rincaro delle materie prime, la crisi dei debiti sovrani in Europa e la prospettiva di un aumento dei tassi d'interesse fanno temere una riduzione degli impieghi da parte delle banche italiane.
Nel caso queste ultime scegliessero, come unica strada per adeguarsi alle nuove regole di Basilea 3, quella di ridurre i finanziamenti, vi sarebbe una restrizione dello stock di credito a famiglie e imprese tra il 9% e il 24% rispetto ai livelli del 2009. E' sicuramente un'ipotesi molto estrema, ma rende bene l'idea del potenziale rischio che potremmo correre, con effetti facilmente immaginabili su imprese e famiglie, già provate da oltre due anni di crisi.
Tipo di Tasso
Durata
anni
Finalità mutuo
Prov. immobile