Gli italiani sono formiche?

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Gli italiani sono formiche?

L'oggetto del desiderio degli italiani è sempre stata la casa e ancora oggi è così. L’investimento nel mattone è sempre piaciuto e lo dice un mercato residenziale che costituisce il 90% dell'intero mercato immobiliare. Certamente qualcosa è cambiato nella società di oggi: la domanda è selettiva e va in cerca di qualità. 

Gli italiani? Sono risparmiatori, ma non come i loro genitori e i loro nonni. Hanno un tasso di proprietà di prime case tra i più alti al mondo. Secondo Crif, un cittadino su tre del Paese ha contratto un debito, un mutuo in un quinto dei casi, e la media pro capite è di circa 35 mila euro con una rata mensile da pagare di 360 euro. E come hanno reagito alla riduzione dei tassi d’interesse di questi anni? Hanno gradito il mutuo che costa meno e hanno fatto il grande passo del “compro casa”. Infatti, secondo l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa negli ultimi tre anni la crescita dei mutui è stata abbastanza costante in tutto il Paese, anche se l’incremento negli ultimi mesi sembra aver frenato un po' la sua corsa. 

A livello di macro-aree, chi ha fatto meglio è il Nord-Est, con 2.675 miliardi di euro - +17% , sempre rispetto all'analogo trimestre dell’anno precedente. Il Nord-Ovest è salito del 15,5% e le Isole del 13,2%. L’Italia Centrale si è fermata al 7,8% e l’Italia Meridionale presenta solo un +0.6%. Fra le regioni, il primo trimestre 2017 ha registrato il segno positivo in 14 di esse. Nelle sei regioni in calo, si va  dal -0,7% del Molise al -10,6% dell’Abruzzo. La crescita più alta è in Valle d’Aosta (+43,2%), seguita da Sardegna, Emilia Romagna e Liguria, tutte con aumenti superiori al 20%. E’ Rimini la provincia d’Italia dove l’erogazione dei mutui è aumentata di più nei primi tre mesi del 2017. Nel Riminese i prestiti per comprare un’abitazione sono cresciuti addirittura del 190% rispetto allo stesso periodo del 2016. Numeri ancora più clamorosi, se si considera che la crescita media a livello nazionale è stata del 4,7%, per un importo di 114.700 euro ciascuno.

I migliori mutui restano sulla soglia dell'1% e in alcune occasioni vanno anche sotto. Ma per quanto tempo ancora i tassi (e l'Euribor che a oggi è sotto lo zero, da -0,37 a -0,15, in tutte le sue durate) resteranno così bassi? Che autunno sarà? La risposta è nessuna stretta sui tassi.

Il Consiglio della Banca centrale europea ha lasciato invariata la politica monetaria, come previsto, e non ha incominciato la discussione su tempi e modi della rimozione dello stimolo monetario a partire dal prossimo anno. Anzi, «all'unanimità» ha evitato di fissare una data per annunciare eventuali cambiamenti. Il presidente della Bce, Mario Draghi, ha parlato genericamente di «autunno». L’economia dell’Eurozona si rafforza. E per i prossimi mesi i numeri ci dovrebbero concedere ancora un po’di respiro: l’italiano medio ascolta Draghi ripetere che i tassi resteranno a livelli pari a quelli attuali per un prolungato periodo di tempo. Quindi, se i tassi non cambiano, anche il piano straordinario di acquisti di titoli pubblici resta intatto. Tuttavia, l’inflazione e i salari non salgono abbastanza, l’euro è più forte di quanto dovrebbe. Se la situazione dovesse improvvisamente peggiorare, la Bce si dice persino pronta ad aumentare l’entità del Quantitative easing oltre il 2017 (60 miliardi fino a dicembre).

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