Immobiliare: timidi segnali di ottimismo
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Il 2012 è stato caratterizzato da una forte crisi del settore immobiliare che, nonostante la diminuzione dei prezzi delle abitazioni, ha registrato un notevole calo del numero delle compravendite. I fattori scatenanti la crisi sono stati molteplici, tra di essi si può citare la crisi occupazionale e dei redditi ma anche la stretta creditizia esercitata dalle banche, che ha impedito a molte famiglie l’accesso ai mutui prima casa.
L’inizio del 2013 non ha comportato la risoluzione di tali fattori di criticità, dunque le prime previsioni elaborate da esperti e osservatori del settore hanno predetto una prosecuzione dei trend negativi anche per l’anno in corso. Al pessimismo trasmesso da tali previsioni si contrappongono oggi timidi segnali di ottimismo, provenienti dai risultati della rilevazione del Sentiment degli operatori immobiliari per il III quadrimestre 2012.
Secondo i dati presentanti durante la conferenza di Federimmobiliare il 17,62% degli operatori immobiliari intervistati nel III quadrimestre 2012 ha aspettative positive per i prossimi mesi, contro il 16,86% rilevato il quadrimestre precedente. Con riferimento ai prezzi e ai tempi di vendita delle abitazioni il 24,24% degli intervistati ritiene che nei prossimi mesi il livello dei prezzi si manterrà abbastanza stabile mentre i tempi di vendita potranno subire una leggera riduzione. Con riferimento gli investimenti immobiliari, invece, il 37,04% degli intervistati ritiene che la domanda di fondi immobiliari ad apporto riservato sarà stabile e il 25,94% che sarà in crescita.
Tipo di Tasso
Durata
anni
Finalità mutuo
Prov. immobile