Mutui: criteri di credito sempre più stringenti
NOTIZIE MUTUO
Una recente indagine condotta da Adnkronos ha confermato la gravità della crisi di liquidità che sta interessando da qualche tempo il nostro sistema bancario. Secondo la ricerca, il 70% delle richieste avanzate per un mutuo di 100.000 Euro in 30 anni da parte di un dipendente con busta paga pari a 2.200 Euro netti al mese rischia di non superare la fase di istruttoria, a causa di criteri di credito divenuti oggi talmente rigidi da sembrare anacronistici rispetto alla situazione di qualche anno fa.
In aggiunta, i tempi per arrivare alla stipula tendono ad allungarsi sempre più, con la moltiplicazione delle richieste di supplementi di informazioni e documenti e con parametri di valutazione che si modificano continuamente. Il più delle volte le problematiche sorgono nel momento in cui si analizza la relazione tra importo da finanziare, reddito documentato e valore dell’immobile, secondo criteri e percentuali che variano di banca in banca.
Si tratta di una fattispecie coerente con la scelta di ridurre al massimo gli impieghi in mutui e finanziamenti, considerato l’incrementato rischio di insolvenza legato all’instabilità del mercato del lavoro. Le conseguenze della situazione sono sotto gli occhi di tutti e si traducono in primis nella crisi che sta investendo il comparto immobiliare. La ricetta per uscirne non è di semplice attuazione e passa necessariamente per lo sviluppo di iniziative volte alla crescita e alla ripresa dei consumi, che porti alla diffusione di un clima di fiducia e rilancio delle aspettative a medio-lungo termine.
Tipo di Tasso
Durata
anni
Finalità mutuo
Prov. immobile