L'IRS, l'indice di riferimento per i mutui a tasso fisso, torna a crescere attestandosi ai livelli di maggio 2021. Vediamo quali sono le tendenze dell'autunno.
Mutui a tasso fisso: IRS in crescita
L'IRS, indice di riferimento per i mutui a tasso fisso, dopo un calo costante da maggio ad agosto 2021, torna a crescere in maniera sostenuta in settembre e ancor di più in ottobre, quando si registra un aumento di quasi 30 punti base rispetto al mese di agosto appunto, attestandosi a 0,56%.
Ma veniamo agli effetti sui mutui, proponendo la simulazione di una operazione di acquisto prima casa a tasso fisso e a tasso variabile su un immobile situato a Milano,mantenendo costante il valore dell’immobile immobile a 220.000 euro, con importo richiesto pari a 140.000 euro e durata del mutuo di 20 anni. Immaginiamo un richiedente che sia un impiegato a tempo indeterminato di 34 anni con un reddito mensile 2.400 euro.
Per quanto concerne le offerte di mutuo a tasso fisso, tra le prime 5 troviamo:
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BNL, TAN 0,80%, rata 631,44 euro e TAEG 0,97%;
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Intesa Sanpaolo, TAN 0,90%, rata 637,63 euro e TAEG 1,00%;
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Unicredit, TAN 0,95%, rata 640,73 euro e TAEG 1,08%;
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Webank, TAN 1,02%, rata 645,10 euro e TAEG 1,09%;
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BPER Banca, TAN 0,95%, rata 640,73 euro e TAEG 1,13%.
Passando al tasso variabile, il cui indice di riferimento è l'Euribor, che nel mese di ottobre 2021 registra una media di -0,55%, troviamo:
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Intesa Sanpaolo, Spread 0,85%, TAN 0,29%, rata 600,48 euro e TAEG 0,39%;
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Credit Agricole, Spread 1,01%, TAN 0,46%, rata 610,57 euro e TAEG 0,65%;
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Credem, Spread 0,95%, TAN 0,39%, rata 606,47 euro e TAEG 0,67%;
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Unicredit, Spread 1,15%, TAN 0,60%, rata 619,06 euro e TAEG 0,72%;
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Webank, Spread 1,25%, TAN 0,70%, rata 625,17 euro e TAEG 0,76%;
Aumento dell'IRS e dell'importo richiesto per il mutuo
L'aumento dell'IRS non è stato tuttavia omogeneo se prendiamo in considerazione un importante elemento: l'importo richiesto per il finanziamento in rapporto al prezzo di acquisto della casa. Nel dettaglio:
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Per importi fino al 50%, la migliore offerta di ottobre prevede un TAN dello 0,75% allineato ai prezzi di giugno, ma ben più alto dello 0,32% registrato ad agosto e 0,44% registrato a settembre.
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Per importi fino all’80% la migliore offerta di ottobre prevede un TAN dello 0,80% quasi 15 punti base in più rispetto ai livelli di giugno e ben più alto dello 0,47% registrato ad agosto (siamo quasi al doppio);
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Per i giovani under 36 che hanno necessità di un mutuo che finanzi oltre l'80% del prezzo di acquisto, la migliore offerta di ottobre prevede un TAN dell’1,15% (solo 10 punti base in più rispetto ad agosto e settembre) e quasi 40 punti base in meno rispetto ai livelli di giugno e luglio.
I giovani sono quindi l’unico segmento di domanda protetto dall’aumento dei tassi grazie all’offerta a loro dedicata con la garanzia pubblica Consap.
Leggi anche il nostro approfondimento Mutui la domanda dei giovani e le offerte Consap