Nuovi Mutui, non è ancora boom

I tassi di interesse ai minimi storici fanno volare i nuovi mutui? In realtà, siamo all’inizio del disgelo. La discesa ininterrotta dei tassi rappresenta un elemento non trascurabile per chi intende stipulare un nuovo mutuo. Ma attualmente non è possibile parlare di una vera e propria impennata dei mutui per l'acquisto di una casa. Secondo i dati rilasciati dall’associazione bancaria italiana Abi, sulla base di un campione rappresentativo di 78 banche (che rappresentano circa l’80% del mercato), emergerebbero segnali positivi per le nuove erogazioni di prestiti bancari. Mutui a famiglie e finanziamenti alle imprese sarebbero in crescita dell’86% nei primi otto mesi del 2015. Se nello specifico ci riferiamo ai mutui alle famiglie per l'acquisto della casa, i numeri relativi al periodo gennaio-agosto del 2015 evidenziano un ammontare delle erogazioni di nuovi mutui pari a 28,920 miliardi di euro rispetto ai 15,543 miliardi dello stesso periodo del 2014. L’incidenza delle surroghe sul totale dei nuovi finanziamenti sarebbe pari, nei primi 8 mesi del 2015, a circa il 29%. I mutui a tasso variabile rappresenterebbero, nei primi otto mesi del 2015, il 48,3% delle nuove erogazioni complessive.

Queste cifre, tuttavia, poco si conciliano con quelli sulle compravendite (+8% nel secondo trimestre che, seppur in risalita, risultano decisamente inferiori rispetto al flusso di nuovi finanziamenti. La recente ripartenza dell’erogazione di nuovi mutui è sicuramente un’indicazione confortante, che stimola a nutrire maggiore fiducia, ma sicuramente non ha ancora consentito un pieno recupero dei livelli del 2007.

Una ripresa consistente e duratura del mercato dei mutui non può prescindere dal buon andamento del mercato immobiliare. La crescita delle compravendite registrata del secondo trimestre di quest’anno fa sperare, ma con questo ritmo di crescita ci vorranno 8 anni perché le compravendite tocchino nuovamente i livelli del 2007.