USA: immobiliare e mutui in netta ripresa

Dai dati di una recente ricerca condotta da Re/Max emergono chiaramente i segnali di ripresa dell’immobiliare americano.  I prezzi delle case e il numero di transazioni nel mese di settembre sono risultati in aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; anche lo stock di immobili presente sul mercato è più basso di quasi il 30% rispetto a due anni fa, a conferma che la lezione della crisi è stata ben assorbita dal sistema, che ha ridotto il numero di nuovi cantieri e nuove costruzioni. Addirittura in alcune aree del paese si assiste ad offerte al rialzo, che portano i prezzi a lievitare progressivamente.

Secondo gli osservatori, si conferma la tendenza che vedeva il 2012 come l’anno della ripresa, con forti convinzioni che il 2013 possa rappresentare un anno di ulteriore rilancio. Resta da capire se i segnali di ripresa verranno sostenuti dal mondo del credito, che già oggi sta beneficiando della stabilizzazione dell’immobiliare ma che potrebbe riprendersi più lentamente considerata la tempesta che ha attraversato alla fine dello scorso decennio.

È interessante infatti notare come Freddie Mac e Fannie Mae, i due principali attori nel mercato dei mutui immobiliari, registrino una netta ripresa, che segna un’evoluzione notevole rispetto ai tempi in cui il tesoro americano sborsò 187 miliardi di dollari per il salvataggio. Nel terzo trimestre di quest’anno, Freddie Mac ha generato utili per 2,9 miliardi di Euro e il balzo è notevole se si pensa che lo stesso periodo del 2012 si era chiuso con un rosso di 4,4 miliardi.