Previsioni tassi Euribor

L’andamento dell’Euribor e l'impatto previsto sui mutui a tasso variabile

Proiezioni future dell’andamento dell’Euribor a 3 mesi: cosa dicono i dati

L’Euribor a 3 mesi è un parametro fondamentale per i mutui a tasso variabile e altri strumenti finanziari. Le proiezioni che trovi in questa pagina ti mostrano come questo tasso potrebbe evolversi nei prossimi mesi, fornendoti uno strumento utile per pianificare al meglio le tue decisioni finanziarie.

Cosa rappresentano questi dati?

I dati presentati nella tabella, aggiornata con cadenza settimanale, indicano le previsioni sull’andamento dell’Euribor a 3 mesi nei prossimi 5 anni. Questo tasso è influenzato da una serie di fattori economici, tra cui l’inflazione, le politiche della Banca Centrale Europea (BCE) e le dinamiche dei mercati finanziari. Le proiezioni si basano su modelli economici che analizzano questi fattori per stimare come il tasso potrebbe comportarsi nel futuro.

Proiezioni Euribor 3 mesi

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Previsioni sull’andamento dell’Euribor 3 mesi aggiornate al 14/04/2025, estrapolate dalle quotazioni dei Futures sull’Euribor 3 mesi scambiati sul Mercato Liffe di Londra.

Perché sono importanti le proiezioni sull’Euribor a 3 mesi?

Se hai un mutuo a tasso variabile, il tasso Euribor a 3 mesi può influire direttamente sull’importo delle tue rate. Quando l’Euribor aumenta, il tuo mutuo diventa più costoso; quando scende, le tue rate mensili potrebbero ridursi. Avere un’idea di come potrebbe evolversi questo tasso ti consente di pianificare al meglio le tue spese e prendere decisioni più informate su eventuali rinegoziazioni o surroghe del mutuo.

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Domande correlate

Quando l’Euribor, il tasso di riferimento per i mutui a tasso variabile, assume valori negativi, le banche continuano ad applicare lo spread, che rappresenta il loro guadagno. Anche in presenza di un Euribor negativo, il tasso finale applicato al mutuo si calcola sommando l’Euribor allo spread. Il tasso complessivo per il mutuatario si riduce, ma non può mai diventare negativo: la banca non sarà mai tenuta a “pagare” interessi al cliente.

Tuttavia, molti contratti di mutuo includono una clausola del floor, che stabilisce un tasso d’interesse minimo sotto il quale il tasso complessivo non può scendere, proteggendo la banca da eventuali scenari estremamente favorevoli per il mutuatario. Questo significa che, anche se l’Euribor scendesse molto al di sotto dello zero, il tasso d’interesse non potrà mai scendere oltre una certa soglia, garantendo comunque alla banca un guadagno.

La presenza di una clausola del floor va attentamente valutata, poiché limita i vantaggi per il mutuatario in caso di tassi Euribor molto bassi o negativi.

Il tasso variabile è un tipo di interesse applicato ai mutui, dove le rate possono variare nel tempo in base agli indici di mercato come l’EURIBOR o, molto più raramente, il tasso BCE. Questo significa che, se questi tassi aumentano o diminuiscono, anche le tue rate mensili faranno lo stesso. La banca aggiunge anche uno spread, una maggiorazione fissa, che costituisce il suo profitto.

Uno dei vantaggi del tasso variabile è che, inizialmente, i tassi di interesse tendono ad essere più bassi rispetto al tasso fisso, permettendo di pagare rate inferiori. Tuttavia, l’incertezza sulle future oscillazioni dei tassi di mercato comporta il rischio di aumenti significativi delle rate, rendendo il costo del mutuo meno prevedibile.

Il mutuo a tasso variabile con CAP è una forma ibrida. Il CAP prevede la soglia oltre la quale il tasso variabile si trasforma in fisso. Questo tipo di mutuo offre il vantaggio di sfruttare i tassi convenienti del variabile mettendo un limite – il CAP, appunto – all’aumento dei tassi di interesse. Per approfondirne le caratteristiche, puoi consultare la voce dedicata al tasso variabile con CAP sul Glossario.

La scelta tra un tasso fisso o variabile per un mutuo dipende dalle esigenze di ogni singola persona. Il tasso fisso offre una maggiore stabilità, mentre il tasso variabile può portare ad un maggior rischio ma anche ad una maggiore redditività. Coloro che hanno una situazione reddituale stabile, famiglia a carico e bassa propensione al rischio optano per il tasso fisso. Coloro che sono più disposti al rischio e hanno la ragionevole aspettativa di incrementare il proprio reddito potrebbero preferire un tasso variabile. Si può sempre scegliere di surrogare o rinegoziare un mutuo cambiando il tipo di tasso.

Ti interessa uno sguardo alla situazione attuale dei tassi, e qualche dritta da parte degli esperti di MutuiSupermarket? Leggi la nostra guida alla scelta tra tasso fisso e variabile.

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