
Classe catastale
La classe catastale è un parametro utilizzato per distinguere le unità immobiliari di una stessa categoria in base a un insieme di caratteristiche che ne determinano il valore reddituale. Questo valore dipende non solo dalle caratteristiche costruttive dell’edificio, ma anche dall’ubicazione e dalla qualità dell’ambiente circostante, come le infrastrutture, i servizi disponibili, la qualità urbana e ambientale dell’area. La classe catastale identifica il grado di produttività, o pregio, delle unità immobiliari.
In Italia, la classificazione viene effettuata dall’Agenzia delle Entrate. La classe catastale può essere indicata con un valore numerico, dove la Classe 1 rappresenta immobili con reddito più basso, e le classi più alte denotano una maggiore redditività. In alcuni casi, quando la redditività degli immobili è omogenea all’interno di un Comune o di una zona censuaria, si utilizza la lettera “U” (Unica) per indicare che non vi è suddivisione in classi.
È importante non confondere la classe catastale con la categoria catastale: la categoria definisce il tipo di uso dell’immobile (ad esempio abitazioni, negozi, uffici), mentre la classe aggiunge un ulteriore livello di dettaglio relativo alla valutazione economica e alla potenzialità di guadagno dell’immobile.
Determinazione e utilizzo della classe catastale
La classe catastale viene attribuita dall’Agenzia delle Entrate a seguito di un’istanza di accatastamento (denuncia di nuova costruzione) presentata dal proprietario dell’immobile. Per questo processo, il proprietario deve incaricare un tecnico professionista abilitato (come un geometra, architetto, ingegnere, o perito edile), il quale inoltrerà una richiesta elettronica attraverso il sistema DOCFA (Documento Catasto Fabbricati). Dopo le necessarie verifiche, la classe catastale sarà registrata e caricata sulla piattaforma web SISTer.
La classe catastale ha un impatto significativo in diverse situazioni, tra cui l’acquisto di una casa e la stipula di un mutuo. Essa influisce direttamente sulla rendita catastale, che a sua volta determina le imposte locali, come l’IMU. Ad esempio, un immobile classificato in una classe più alta potrebbe comportare imposte maggiori rispetto a uno in una classe più bassa, in quanto riflette una rendita superiore.
In fase di richiesta di mutuo, le banche possono considerare la classe catastale tra i vari fattori per valutare la sicurezza dell’investimento. Tuttavia, altri elementi come il valore di mercato attuale, la posizione dell’immobile e le condizioni economiche generali tendono ad avere un peso maggiore nella decisione.