
Conteggio d’estinzione
Il conteggio d’estinzione, noto anche come conto estintivo, è un documento fondamentale che riporta l’importo esatto che un debitore deve pagare per estinguere completamente un prestito o un mutuo. Questo calcolo include il capitale residuo, gli interessi maturati fino alla data di estinzione, eventuali penali di rimborso anticipato e altri costi accessori previsti dal contratto di prestito. È strutturato in due parti: una che dettaglia le somme da versare e l’altra con le istruzioni per effettuare il pagamento.
È importante notare che, grazie al decreto Bersani, per i mutui stipulati dopo il 2 febbraio 2007 non sono previste penali per l’estinzione anticipata, che sia totale o parziale. Questo significa che se hai un mutuo firmato dopo questa data, puoi liberarti del debito senza costi aggiuntivi, rendendo il conteggio d’estinzione un’opzione davvero vantaggiosa. Il conteggio ha una data di validità: quanto più tempestivamente si agisce, tanto meno si rischia di perdere l’opportunità di estinguere il debito a condizioni favorevoli.
Esempio pratico e dritte utili
Immagina di avere un mutuo di 100.000 euro con un tasso d’interesse del 3% e, dopo aver pagato più della metà, il debito residuo è di 50.000 euro. Se decidi di estinguere questo debito dopo un mese dal pagamento dell’ultima rata, oltre ai 50.000 euro dovrai considerare anche gli interessi maturati in quel periodo, che si calcolano in base al dietimo (interessi giornalieri calcolati sul capitale residuo).
Quando ti prepari a richiedere un conteggio d’estinzione, ecco alcune dritte pratiche da tenere a mente:
- Chiedi il conteggio con anticipo: non lasciare che la validità scada, così potrai pianificare il pagamento senza fretta.
- Verifica le spese accessorie: queste devono essere conformi a quanto previsto nel contratto, quindi fai domande se noti dei costi imprevisti.