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Mutui, il taglio Bce fa scattare l’ora del trasloco

Surroga mutuo: tassi in discesa e nuove opportunità di risparmio

La discesa dei tassi d’interesse ha riacceso l’interesse per la surroga, scelta da un numero crescente di italiani per ridurre l’importo delle rate e risparmiare migliaia di euro.

Cos’è la surroga e perché conviene ora

Surrogare il mutuo – cioè trasferirlo gratuitamente da una banca a un’altra che offre condizioni più vantaggiose – è oggi un’opzione particolarmente interessante. I tassi, infatti, sono già scesi grazie alla politica meno restrittiva della Banca Centrale Europea, che ha iniziato una serie di tagli a partire da giugno 2024.

Secondo MutuiOnline, tra gennaio e marzo 2025 le richieste di surroga hanno rappresentato il 37,6% del totale delle domande di mutuo, in crescita del +10,3% rispetto all’anno precedente.

«C’è la percezione diffusa che i tassi abbiano ormai toccato il minimo – spiega Guido Bertolino, responsabile business development di MutuiSupermarket – e che aspettare troppo per cambiare potrebbe essere poco conveniente».

Chi può beneficiarne

La surroga conviene soprattutto a chi ha stipulato un mutuo tra fine 2022 e inizio 2024, quando i tassi erano ancora elevati.

Bertolino fa un esempio pratico:

Per un mutuo da 150.000 euro con tasso del 3,80% e una durata residua di 25 anni, la surroga oggi permetterebbe di ottenere un tasso più basso di circa 1 punto percentuale. La rata mensile si ridurrebbe di circa 80 euro, con un risparmio complessivo di 24.000 euro sull’intera durata del mutuo.

Come funziona la surroga

Introdotta nel 2007 con la Legge Bersani, la surroga (o portabilità) non estingue il vecchio mutuo, ma ne trasferisce il saldo residuo a una nuova banca, senza costi per il cliente.

La nuova banca si occuperà direttamente del passaggio, contattando l’istituto originario e gestendo tutte le pratiche. I tempi variano da 2 a 3 mesi.

Può accadere che la surroga venga rifiutata (ad esempio, se il cliente non è ritenuto affidabile o l’immobile non ha un valore sufficiente), ma il mercato è molto competitivo e le banche stanno intensificando le offerte per attrarre nuovi clienti, soprattutto per i mutui prima casa.

Meglio fisso o variabile?

Al momento, la maggior parte delle richieste di surroga punta a ottenere un tasso fisso più conveniente.

Sebbene anche il tasso variabile stia scendendo, trainato dal taglio del costo del denaro da parte della BCE, il fisso resta il più vantaggioso in termini di convenienza immediata.

Tuttavia, se il percorso di allentamento monetario della BCE continuerà nei prossimi mesi, entro l’estate si potrebbe raggiungere un equilibrio tra fisso e variabile, e non è escluso un sorpasso del variabile nel corso del 2025.

«Ci aspettiamo che i tassi variabili offerti alla clientela diventino presto più convenienti – affermano da Facile.it – tornando a essere un’alternativa credibile».

Cosa valutare prima di surrogare

Oltre al tasso d’interesse, è importante considerare:

  • Lo spread applicato dalla banca (più è basso, più il mutuo è vantaggioso);

  • Il TAEG, cioè il tasso annuo effettivo globale, comprensivo delle spese accessorie;

  • L’importo residuo e il numero di rate ancora da pagare.

Se moltiplicando numero di rate × nuova rata si ottiene una cifra inferiore a quella del vecchio mutuo, allora la surroga è conveniente.

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