TAN (Tasso Annuo Nominale)

Il TAN, che sta per Tasso Annuo Nominale, indica quanto costerà, in termini di interessi, il prestito del denaro, espresso come una percentuale annuale. Possiamo considerare questo esempio: se hai un prestito di 100.000 euro con un TAN del 3,5%, ogni mese dovrai pagare interessi pari al 3,5% del capitale residuo diviso 12 ovvero circa 292 euro. Questo calcolo andrà aggiornato tutti i mesi in quanto nella rata del mutuo, oltre a pagare gli interessi si andrà a rimborsare il capitale riducendo, così il debito su cui calcolare gli interessi il mese successivo.

Come viene determinato il TAN?

Il TAN deve essere obbligatoriamente indicato in tutte le proposte di finanziamento e nei contratti. Per tutti i mutui a tasso variabile la banca dee indicare l’algoritmo che andrà a determinare il valore del TAN durante la vita del mutuo stesso, in questo caso si prevede una componente variabile pari a un indice di mercato (i più comuni sono Euribor a 1  o 3 mesi) a cui va sommata una componente fissa detta “Spread”.

Per i mutui a tasso fisso il discorso è differente: nell’atto di mutuo sarà riportato solo il valore del TAN fisso per l’intera durata del mutuo, in fase di proposta commerciale invece le banche utilizzano due modalità di comunicazione:

  • TAN fisso indicizzato: in questo caso la banca comunica come sarà determinato il TAN nei mesi a venire individuando un indice di riferimento IRS cui sommano uno spread. In questo modo il futuro mutuatario, osservando l’andamento dell’IRS può ipotizzare quello che sarà l’effettivo tasso al momento della stipula, che potrebbe avvenire anche dopo qualche mese.
  • TAN fisso finito: in questo caso, in sede di preventivazione, la banca comunica soltanto il valore del TAN e indica la data di scadenza entro cui deve avvenire la delibera finale o la stipula per poter ottenere il tasso indicato. Nel caso in cui la delibera o la stipula dovesse avvenire oltre la data di scadenza, il mutuatario otterrà il TAN vigente in quel periodo, ma non ha alcun elemento per poterne ipotizzare il valore.

TAN e TAEG: Qual è la differenza?

È importante sapere che il TAN si riferisce solo agli interessi e non tiene conto di altre spese che potresti dover affrontare, come le spese di apertura o le assicurazioni. Questo significa che, anche se il TAN è basso, potresti trovarti a pagare complessivamente di più se ci sono molte spese aggiuntive. Per questo motivo, è fondamentale confrontare anche il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), che include tutte le spese legate al prestito e ti dà un’idea più chiara del costo totale.

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