Il piano di ammortamento "alla francese" è quello più comunemente utilizzato dalle banche. Si tratta di un piano di ammortamento a rata costante in cui la quota capitale tende ad aumentare nel tempo, mentre quella di interessi si riduce in modo corrispondente. Di conseguenza, nella fase iniziale del mutuo si pagano soprattutto interessi, mentre alla fine del mutuo la rata risulta composta in prevalenza da capitale. Una conseguenza importante di questa impostazione si verifica nel caso di rialzo dei tassi di interesse nella fase finale del mutuo: stante la dinamica dell’ammortamento, l’impatto sulle tasche del mutuatario è molto ridotto, proprio perché nella fase finale del mutuo la quota interessi della rata è minima. L’ammortamento alla francese comporta anche conseguenze sul piano delle detrazioni relative agli interessi passivi, che saranno molto più consistenti nei primi anni di vita del mutuo e andranno a ridursi man mano che la quota capitale della rata diventa prevalente.
Anche con riferimento alla possibilità di surrogare il mutuo la dinamica tipica dell’ammortamento alla francese determina conseguenze importanti, rendendo l’operazione sempre meno vantaggiosa con il passare del tempo ed il ridursi della quota interessi della rata.
Nel caso del mutuo a tasso variabile, il piano d'ammortamento alla francese può assumere due diverse forme:
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Versione classica - il piano di rimborso del mutuo è rivisto ogni mese in base alle variazioni del tasso di interesse: la rata viene ricalcolata sul debito residuo del mese precedente e la quota interessi è ricalcolata applicando il nuovo tasso di interesse al debito residuo. Per quanto riguarda la quota capitale, è sempre data dalla differenza fra l'importo della rata e la quota interessi. Fra le banche che utilizzano il piano di rimborso del capitale ricalcolato per rata troviamo, fra le altre, Unicredit, CheBanca, Credit Agricole e IWBank.
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Versione modificata - Nell'ammortamento alla francese "modificato" il piano di rimborso del mutuo è fissato dalla banca al momento della stipula. L’evoluzione della quota capitale delle rate è determinata per l’intera durata del mutuo sulla base del tasso iniziale, mentre la quota interessi viene rimodulata mensilmente, in accordo con l'evoluzione dei tassi. La rata finale, infine, è data dalla somma della quota capitale iniziale (quella calcolata con il primo tasso di interesse) e la nuova quota interessi. Fra le banche che utilizzano il piano di rimborso del capitale fissato alla stipula troviamo, fra le altre, BNL - Gruppo BNP Paribas, ING, Banco BPM e Monte Paschi di Siena.
Se le oscillazioni dell'indice di riferimento Euribor si mantengono nella norma (oscillazione 0%-4% su un ciclo temporale di dodici anni), i due modelli di ammortamento alla francese classico e alla francese modificato non determinano variazioni sostanziali nella spesa totale per gli interessi: i mutui con piano di rimborso fissato alla stipula (modello modificato) consentono un leggero risparmio - intorno al 3-5% - rispetto a quelli con ammortamento alla francese classico.
Il piano di ammortamento modificato, però, determina una maggiore variabilità della rata (cosiddetta volatilità), che tenderà a riflettere in modo più diretto l'aumento o la diminuzione dei tassi di interesse. Il piano di ammortamento alla francese classico, invece, aggiornando ad ogni rata il piano di ammortamento, produce un effetto di "normalizzazione della rata" ed è certamente una soluzione preferibile per chi ha il desiderio o la necessità di tenere sotto controllo la spesa mensile ed evitare aumenti eccessivi della rata.
Per chi si accinge ad accendere un mutuo a tasso variabile è importante assumere preliminarmente tutte le informazioni sulle modalità di calcolo dell'ammortamento, soprattutto se l'entità della rata mensile iniziale incide in misura significativa sul proprio budget e si ha quindi la necessità di contenere l'impatto di un eventuale aumento dei tassi di interesse per evitare che la rata lieviti fino a diventare insostenibile.
Ricapitolando: generalmente i due modelli di ammortamento alla francese, classico e modificato, determinano un ammontare complessivo della spesa per interessi del tutto simile, ma la volatilità della rata, ossia l'entità delle sue variazioni al rialzo e al ribasso in funzione dell'andamento dei tassi è molto più marcata nel caso del modello modificato. Una differenza di non poco conto che è bene valutare attentamente prima di stipulare il mutuo.