
Imposta sostitutiva
L’imposta sostitutiva è un tributo applicato ai contratti di mutuo stipulati con banche, per finanziamenti con durata superiore a diciotto mesi. Introdotta nel 1973, questa imposta è concepita per semplificare il pagamento fiscale, sostituendo varie imposte normalmente applicate all’atto di mutuo, come l’imposta di registro, l’imposta di bollo, l’imposta catastale, l’imposta ipotecaria e la tassa sulla concessione governativa. La banca trattiene direttamente l’importo dell’imposta sostitutiva dall’importo erogato e la versa al fisco, semplificando così il processo per il mutuatario.
Regime fiscale e aliquote
L’imposta sostitutiva varia a seconda della finalità del mutuo e può essere applicata con le seguenti aliquote:
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0,25%: Si applica ai mutui per l’acquisto, costruzione o ristrutturazione di immobili destinati a prima casa. Per beneficiare di questa aliquota ridotta, il mutuatario deve dichiarare nel contratto di mutuo che l’immobile soddisfa i requisiti per le agevolazioni fiscali “prima casa”. Questa aliquota ridotta è applicabile solo se tutti i mutuatari (in caso di finanziamento cointestato) rendono tale dichiarazione.
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2%: Si applica ai mutui per l’acquisto, costruzione o ristrutturazione di seconde case o immobili a uso non abitativo.
Imposte ordinarie per istituti non bancari
Se il finanziamento viene rilasciato da un istituto non bancario, non si applica l’imposta sostitutiva. In tal caso, si applicano le imposte ordinarie sugli atti, che includono:
- Imposta di registro fissa
- Imposta proporzionale sulle garanzie rilasciate
- Imposta proporzionale ipotecaria per iscrizione e cancellazione delle ipoteche
- Imposta di bollo sul contratto e sulle ricevute di pagamento delle rate
- Imposta proporzionale di bollo sulle cambiali rilasciate
Differenze tra imposta di registro, ipotecaria, catastale e imposta sostitutiva
L’imposta sostitutiva si applica solo all’atto di mutuo e sostituisce le imposte di registro, ipotecaria, e catastale relative al finanziamento. Tuttavia, quando si acquista un immobile, queste imposte devono comunque essere pagate separatamente durante il rogito notarile. Il notaio si occupa di raccogliere queste somme e versarle allo Stato.
Da tenere a mente:
- Agevolazioni: verifica se hai diritto all’aliquota ridotta dello 0,25% e assicurati di dichiararlo correttamente nel contratto di mutuo.
- Trasparenza: richiedi alla banca una chiara spiegazione delle spese e delle imposte connesse al mutuo.
- Documentazione: conserva sempre tutti i documenti relativi al mutuo e al pagamento delle imposte per eventuali verifiche future.
In sintesi, l’imposta sostitutiva semplifica il pagamento delle imposte legate ai mutui stipulati con banche, ma non sostituisce le imposte dovute per la compravendita dell’immobile, che restano separate e vengono pagate al momento del rogito.