Immobiliare in contrazione. Accade in Italia. Perché?

Trova il tuo mutuo
Importo mutuo
Durata
Valore immobile
Immobiliare in contrazione. Accade in Italia. Perché?
Condividi su:
NOTIZIE MUTUO
- di |
Immobiliare in contrazione. Accade in Italia. Perché?

L’Italia è in controtendenza rispetto al resto d’Europa. Da anni il mercato immobiliare italiano è ai minimi come valore degli immobili. E non solo: il trend del valore è ancora in discesa. Lo confermano anche i dati ufficiali dell’Istat, non lasciano spazio a interpretazioni. 

Nello specifico, l'Istituto nazionale di statistica rileva come i prezzi nel corso del 2017 siano calati di un ulteriore 0,4% sul 2016, che aveva visto un calo dello 0,8% sull'anno precedente. Il calo del 2017 rappresenta la sesta flessione consecutiva.

E’ anche vero che la flessione dei prezzi è un dato positivo per la compravendita di immobili, reso possibile anche dai tassi di interesse al minimo storico per la concessione dei mutui.

Ma l’altra parte della medaglia ci dice che questa stessa flessione può avere un effetto negativo sugli investimenti a lungo termine, se si sposa l’idea che i prezzi si manterranno bassi ancora per un lungo periodo o che seguiteranno a diminuire. 

All'opposto, se ci si approccia al problema dell’investimento sul mattone in prospettiva futura, ipotizzando che la risalita dei prezzi avverrà anche in Italia com'è nel resto d’Europa, oggi conviene comprare un immobile a fini di investimento, con i prezzi al minimo, contando un riallineamento con il trend Europeo in cui il valore degli immobili è in risalita da almeno tre anni.

Ma allo stato attuale, conviene investire sul mattone?

Quando si è toccato il fondo, non si può che risalire. Detto così, in molti ritengono che in Italia sia il momento giusto per investire sul mattone. 

Tuttavia la realtà è un'altra e c’è da dire che il reddito reale delle famiglie italiane continua a registrare delle fragilità e di conseguenza anche la richiesta di mutui, dopo un significativo incremento, dovuto anche alle surroghe, adesso è in frenata, anche se ancora in positivo.

 A correggere la situazione e a dare slancio ai prezzi, non è servita la conferma dei segnali di ripresa dei volumi di compravendita, che secondo l’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle entrate per il settore residenziale sono aumentati del 5,1%.

A pagare lo scotto più forte le case esistenti, che fanno segnare una nuova perdita dello 0,6%, mentre le nuove costruzioni registrano una crescita lieve (0,1%).

Per quanto riguarda le compravendite, è Nomisma a segnalare che il successo della domanda e la stabilizzazione dell’offerta hanno consentito quanto meno una riduzione dei tempi medi di vendita, che va di pari passo a un calo dello sconto generalmente praticato in fase di trattativa. 

Ciò nonostante, il divario tra prezzo dell’offerta e quello effettivamente pagato è ancora alto, superiore del 6% rispetto ai livelli pre-crisi nei mercati intermedi e del 4% nei mercati principali.

Come abbiamo detto, tutto questo si verifica nonostante i prezzi siano bassi e le condizioni siano favorevoli per richiedere un mutuo immobiliare, per via dei tassi di interesse al minimo.

Questa situazione persisterà almeno fino a quando la BCE non deciderà di iniziare una stretta monetaria, cosa che avverrà in tempi non troppo lontani.

La Spagna ci tiene compagnia in questo ribasso dei prezzi immobiliari, ma anche il Paese iberico nello scorso anno ha visto un rialzo dei prezzi, anche se modesto, mentre l’Italia, come abbiamo visto dai dati Istat, continua il ribasso.

Nel resto d’Europa, prendendo come riferimento di partenza il valore degli immobili nel 2010, si nota subito come in Svezia i prezzi siano aumentati di circa il 50%, in Germania e Svizzera di un +22%, nel Regno Unito del 14%; la Francia registra una stabilità dei prezzi. 

Chiaro che chi ha investito negli anni scorsi sul mattone in Svezia ha fatto un bell'affare, come anche negli altri Paesi Europei dove il valore è salito significativamente.

E se ampliamo lo sguardo fuori dal Vecchio Continente, troviamo una crescita del 25% negli Stati Uniti e del 6% in Giappone.

Trova il tuo mutuo
Mutuo richiesto
  €
Durata
 anni
Valore immobile
  €
Cerca mutuo
© 2010-2024 FairOne S.p.A. - P. IVA 06936210969 
- Iscrizione Elenco Mediatori Creditizi OAM n. M215 - MutuiSupermarket.it è un servizio a Impatto Zero ©
Richiesto – Calcolalo ora