Mutui: a inizio luglio rialzi dei tassi fissi, si muovono anche i variabili

novità mutui luglio 2025

Il mese di luglio si apre con alcuni movimenti interessanti nel mercato dei mutui. I tassi fissi registrano un lieve rialzo, in linea con l’andamento dell’IRS a 20 anni che si mantiene in moderata ascesa. Da tenere realmente d’occhio sono però i mutui a tasso variabile, rimasti fermi per mesi e ora finalmente protagonisti di qualche aggiustamento. Le banche confermano la tendenza iniziata timidamente a maggio con i primi ritocchi ai listini, e sempre più istituti sembrano voler testare il terreno. Evoluzione tutt’altro che inattesa, ormai: l’Euribor a 3 mesi resta infatti stabilmente sotto l’IRS 20 di circa 70 punti base, e qualche richiedente inizia a guardare di nuovo al variabile con interesse.

Fissi in lieve rialzo dopo la risalita dell’IRS 20

A giugno l’IRS 20 anni si è attestato su una media del 2,74%, in crescita rispetto al 2,69% di maggio. Le banche hanno iniziato a recepire questo rialzo, seppur a volte con variazioni contenute:

  • Crédit Agricole ha ritoccato al rialzo i tassi fissi green fino a +45 punti base, e ha aumentato anche gli spread dei mutui brown fino a +15 punti base.
    La variazione segna la fine della promozione lanciata ad aprile, che aveva reso particolarmente competitiva l’offerta sui mutui green.
  • Intesa Sanpaolo ha aumentato i fissi di 3 punti base sulle durate a 25 e 30 anni, e di 5 punti base sulle durate oltre i 30 anni. Si tratta di ritocchi minimi, ma coerenti con il trend dei tassi IRS.

A muoversi parzialmente in controtendenza è CheBanca!: riduce di 20 punti base gli spread sui mutui green e aumenta di 10 punti base quelli sui mutui brown. Da notare come le banche che scelgono di restare aggressive sui tassi fissi tendano a concentrare i loro migliori sforzi sui mutui green, considerati ancora particolarmente allettanti.

Variabili: qualcosa finalmente si muove

Dopo mesi di immobilismo, i mutui variabili iniziano a subire interventi sempre più visibili. Il segnale è chiaro: le banche stanno iniziando a fare una certa “manutenzione” di questo tipo di prodotto, in risposta a un Euribor che da qualche mese si mantiene più basso rispetto all’IRS 20 e di cui si prevede una permanenza sotto la soglia del 2% per i prossimi due anni.

  • Crédit Agricole ha ridotto gli spread sui mutui variabili in modo consistente: i tagli vanno da 15 a 65 punti base, segno di un’apertura netta verso questo segmento.
  • CheBanca! ha ridotto di 40 punti base gli spread sui mutui green a tasso variabile e di 10 punti base quelli sui mutui brown.

Uno scenario in evoluzione

È ancora presto per parlare di una vera inversione di tendenza nelle strategie delle banche, da anni dominate dal tasso fisso, ma i movimenti sono sempre più netti. Le modifiche agli spread sui variabili, finora ignorati, fanno pensare che le banche stiano sondando gli umori degli aspiranti mutuatari: con l’Euribor a 3 mesi che viaggia circa 70 punti base sotto l’IRS 20, che gli italiani siano forse di nuovo pronti a fare pace col variabile?

Il consiglio, come sempre, è di monitorare l’andamento dei tassi e confrontare le offerte disponibili, anche perché altre banche potrebbero aggiornare i propri listini già nelle prossime settimane.

I migliori mutui a tasso variabile

Simulazione di mutuo € 140.000, tasso variabile, 25 anni, acquisto prima casa

Mutui green per immobili ad alta efficienza energetica

BancaRataTANTAEG
ING   618,24 €2,36%2,49%
Crédit Agricole   627,29 €2,49%2,68%
Banco BPM   634,07 €2,58%2,72%
Webank   637,62 €2,64%2,72%

Mutui brown per immobili a bassa efficienza energetica

BancaRataTANTAEG
ING   632,30 €2,56%2,72%
Sella   638,69 €2,65%2,85%
Crédit Agricole   634,36 €2,59%2,85%
Banco BPM   648,35 €2,79%2,93%

 

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