
Terzo datore di ipoteca
Il terzo datore di ipoteca è una figura che entra in gioco in numerosi casi di mutuo ipotecario, e rende possibile la stipula di mutui che altrimenti le banche riterrebbero troppo rischiosi. Si tratta di una persona che, pur non essendo parte del contratto di mutuo, possiede un diritto di proprietà su un immobile e acconsente a mettere il proprio bene a garanzia del debito contratto da un’altra persona. Questo permette alla banca di iscrivere un’ipoteca sull’immobile del terzo datore, offrendo così una maggiore sicurezza per il prestito. È importante sottolineare che il terzo datore di ipoteca non è obbligato a pagare le rate del mutuo – questo tipo di garanzia reale è diversa da una fideiussione; il suo compito è quello di autorizzare l’iscrizione ipotecaria, generalmente durante l’atto di stipula del mutuo.
Qualche esempio di terzo datore d’ipoteca:
Esploriamo uno scenario concreto. Un giovane desidera acquistare la sua prima casa, ma non ha sufficienti risparmi o il suo reddito non è ancora considerato abbastanza stabile dalla banca. Un genitore può intervenire come terzo datore di ipoteca, offrendo la propria abitazione come garanzia del mutuo. Questo migliora le possibilità che la banca conceda il finanziamento e può anche permettere al giovane di ottenere condizioni più favorevoli, come un tasso di interesse ridotto. Tuttavia, se il giovane non riesce a pagare il mutuo, la banca potrebbe rivalersi sulla casa del genitore.
Un’altra situazione tipica si configura quando si parla di immobili cointestati. Ad esempio: due fratelli ereditano un immobile e decidono di ristrutturarlo. Uno dei fratelli, che desidera prendersi carico dei lavori, non ha un reddito sufficiente per ottenere il mutuo necessario. L’altro fratello accetta di essere terzo datore di ipoteca, permettendo che l’immobile ereditato venga messo a garanzia del mutuo. Questo permette al fratello che sta richiedendo il mutuo di ottenerlo più facilmente, anche se non è il fratello garante a dover pagare le rate del mutuo. Se il fratello non riuscisse a pagare, la banca potrebbe comunque rivalersi sull’immobile ipotecato.