
Come acquistare casa senza sorprese
Una guida per evitare i rischi in fase di acquisto
- La proposta d’acquisto e il mutuo
- Verifica dell’immobile e problemi comuni
- Tempi di delibera del mutuo dalla banca
- Accortezze per i mutui cointestati
Acquistare una casa è molto impegnativo, tra scelte che impattano sul futuro e delicate valutazioni finanziarie, e si può rischiare di trascurare i dettagli. È spesso in questi, che si celano le possibili insidie e ostacoli: conoscerli può aiutarti a prepararti, a non incappare in ulteriori difficoltà e soprattutto prevenire problemi ben più onerosi. Questa guida ti aiuterà a navigare tra le accortezze che ti risparmieranno un gran numero di grattacapi futuri.
La proposta d’acquisto e il mutuo
Una delle prime fasi critiche è la proposta d’acquisto. È importante includere una clausola che la renda condizionata all’accettazione del mutuo. Questo significa che se la banca non accetta la tua richiesta di mutuo, non sei obbligato a continuare con l’acquisto. Ecco alcuni suggerimenti per gestire questa fase:
- Pre-approvazione del mutuo: chiedi alla tua banca un’approvazione preliminare del mutuo. Questo non garantisce che il mutuo verrà concesso, ma ti dà una buona indicazione della tuacapacità finanziaria.
- Approvazione reddituale: alcune banche offrono un’approvazione reddituale basata sul tuo reddito e sulla tua situazione finanziaria. Questa approvazione può darti un’idea pi ù precisa del mutuo che puoi ottenere.
- Condizione “salvo buon fine mutuo”: Inserisci questa clausola nella proposta d’acquisto per proteggerti qualora la banca non erogasse il mutuo.
Inserisci la clausola “Salvo Buon Fine Mutuo” nella proposta d’acquisto per proteggerti qualora la banca non erogasse il mutuo.
Verifica dell’immobile e problemi comuni
Prima di procedere all’acquisto dell’immobile, è fondamentale verificare diversi aspetti che potrebbero comportare problemi legali e finanziari in futuro.
Controlli essenziali:
- Licenze e abitabilità: assicurati che l’immobile sia stato costruito con una regolare concessione edilizia e che abbia ottenuto il certificato di abitabilità.
- Abusi edilizi: verifica la presenza di eventuali abusi edilizi e la relativa concessione in sanatoria.
- Accatastamento: l’immobile deve essere accatastato come civile abitazione. Prestare attenzione ai locali al piano terra o all’ultimo piano, che potrebbero essere destinati ad altri usi (es. magazzino).
- Ipoteca e debiti condominiali: verifica che l’immobile non sia gravato daipoteche ulteriori a quella del mutuo e accertati di eventuali debiti del proprietario verso il condominio che potrebbero ricadere sul nuovo acquirente.
- Provenienza da eredità o donazione: gli immobili che provengono da eredità o donazione potrebbero essere oggetto di diritti vantati da terzi. Gli eredi legittimi potrebbero intentare azioni legali che potrebbero coinvolgerti. In questi casi, è consigliabile richiedere al venditore delle garanzie specifiche, come ad esempio:
- polizze assicurative: esistono assicurazioni che possono coprire l’acquirente nel caso in cui un erede reclamasse diritti sull’immobile;
- atto di provenienza: un documento ufficiale che attesta la modalità con cui il bene è giunto nella proprietà del venditore, utile per verificare eventuali rischi legali;
- dichiarazioni notarili: verificare che il rogito includa clausole specifiche che garantiscano l’assenza di rischi legati all’eredità o alla donazione.

Controlli aggiuntivi
- Stato del condominio: informati sulle future spese di manutenzione del palazzo chiedendo all’amministratore e verifica se sono già state deliberate spese straordinarie che potrebbero gravare su di te anziché sul venditore. Questo è importante perché le spese straordinarie deliberate prima dell’acquisto dovrebbero essere a carico del vecchio proprietario. Inoltre, accertati che il venditore sia in regola con il pagamento delle spese condominiali per evitare di acquistare un immobile con debiti.
- Assistenza tecnica: fatti accompagnare da un geometra, architetto o ingegnere per individuare eventuali violazioni edilizie.
Garanzia di libertà da vizi: verifica che l’immobile sia esente da vizi tali da comprometterne l’uso. Ricorda che puoi eccepire i gravi vizi entro un anno dall’acquisto.
Tempi di delibera del mutuo dalla banca
La tempistica è essenziale. Le banche possono impiegare tra 30 e 60 giorni per deliberare un mutuo. Conoscere questi tempi ti aiuterà a impostare scadenze realistiche con il venditore e a evitare spiacevoli disguidi.
Accortezze per i mutui cointestati
Un mutuo cointestato può avere diversi vantaggi, ma presenta anche alcune criticità che devono essere gestite con attenzione.
Vantaggi:
- Maggiore garanzia per la banca: la banca ottiene una doppia garanzia sul rimborso. Se uno dei debitori non paga, l’altro è obbligato a coprire l’intero debito.
- Importi e tassi vantaggiosi: è possibile ottenere un mutuo di importo maggiore e con tassi d’interesse più vantaggiosi.
- Detrazioni fiscali: marito e moglie possono detrarre il 19% degli interessi passivi. Se uno dei coniugi è a carico dell’altro, quest’ultimo può detrarre il 100% degli interessi.
Rischi e accorgimenti:
- Responsabilità solidale: entrambi i cointestatari rispondono dell’intero importo del mutuo. Se uno non paga, la banca può rivalersi sull’altro.
- Gestione della separazione: in caso di separazione, valutare la vendita della casa, l’affitto dell’immobile o l’accollo del mutuo da parte di uno dei due cointestatari. Pianificare attentamente queste soluzioni per evitare complicazioni legali e finanziarie.
- Uscita dal mutuo cointestato: l’opzione più comune per uscire è vendere la casa. Alternativamente, un cointestatario può accollarsi l’intero mutuo diventando l’unico proprietario.
Link utili e ulteriori Informazioni
- Se ti stai approcciando all’acquisto della tua prima casa, consulta la nostra guida base “Come funziona il mutuo: cosa devi sapere”.
- Assicurati di essere pronto a investire un budget adeguato, visitando la nostra guida
“Che mutuo posso permettermi?” e usando il nostro calcolatoreper le spese accessorie.
Trova il tuo mutuo
Domande frequenti
Generalmente puoi stipulare un mutuo la cui rata non ecceda il 35% del reddito netto mensile, inteso come il tuo reddito netto più quello degli eventuali altri richiedenti. In termini pratici: definito l’importo da richiedere si opta per una durata del finanziamento che generi una rata non superiore al 35% dei redditi mensili netti dei richiedenti.
Per farti un’idea del costo dell’immobile che intendi acquistare o di quanto puoi ricavare dalla vendita di quello attualmente in tuo possesso, puoi utilizzare il nostro strumento di calcolo del valore dell’immobile. Allungando la durata puoi ottenere una rata minore, ma ricordati sempre che la spesa per interessi poi aumenterà.
Utilizza uno dei nostri calcolatori per determinare la rata o gli interessi e approfondisci il tema delle spese di acquisto, dalle tasse fino alle spese notarili.
Trovi ulteriori approfondimenti nella nostra guida “Che mutuo posso permettermi?“
I giovani under 36 con reddito ISEE fino a 40.000 euro possono richiedere un mutuo di importo non superiore a 250.000 euro garantito dallo stato con il Fondo di garanzia CONSAP. Per maggiori informazioni, consulta la pagina dedicata ai mutui giovani, o contatta i nostri consulenti, che potranno assisterti in modo del tutto gratuito.
Generalmente è l’acquirente a scegliere il notaio. Tuttavia, ci sono delle eccezioni. Ad esempio, nel caso di mutuo di surroga, è la banca a operare la scelta del notaio, poiché è lei a sostenere i costi notarili.
Per saperne di più sul ruolo del notaio e i costi che comporta, consulta la nostra guida alle spese notarili.
Il fondo Consap offre una garanzia statale sui mutui per la prima casa fino a un massimo di 250.000 euro. Essa è particolarmente utile per i giovani sotto i 36 anni con un ISEE fino a 40.000 euro: in questi casi, la garanzia può coprire fino all’80% dell’importo finanziato e degli oneri accessori, a condizione che il rapporto tra l’importo del mutuo e il valore dell’immobile (noto come Loan To Value o LTV) sia superiore all’80%. In pratica, se si richiede un mutuo che copre il 100% del prezzo di acquisto dell’immobile, il fondo Consap garantirà l’80% di questa somma, offrendo così una maggiore sicurezza alla banca che eroga il prestito, che potrà quindi applicare uno spread conveniente.
Possono richiedere il mutuo CONSAP per l’acquisto della prima casa tutti i cittadini che non siano già proprietari di altre abitazioni (salvo immobili acquisiti per successione e ceduti in uso a genitori o fratelli), e che rientrino nelle seguenti categorie: giovani sotto i 36 anni, giovani coppie, nuclei familiari monogenitoriali, e famiglie numerose con almeno tre figli, a determinate condizioni di reddito.
Per approfondire, visita la guida dedicata ai Mutui 100%.
Oltre ad avvalerti della consulenza di un’agenzia immobiliare o di un notaio, che possono effettuare una lunga serie di controlli per tuo conto, ci sono altre precauzioni fondamentali:
Ispeziona l’immobile con un tecnico: porta con te un tecnico di fiducia (come un geometra, un architetto o un ingegnere) per valutare con attenzione lo stato dell’immobile. Questo può aiutarti a individuare eventuali problemi strutturali o impianti non a norma.
Verifica lo stato di manutenzione del palazzo: se l’immobile è parte di un condominio, verifica lo stato di manutenzione del palazzo e chiedi di vedere il verbale delle ultime assemblee condominiali per conoscere eventuali lavori straordinari in programma.
Controlla la situazione condominiale del venditore: assicurati che il venditore non abbia debiti verso il condominio. Richiedi al venditore una dichiarazione dell’amministratore di condominio che attesti la regolarità dei pagamenti.
Adottando queste misure preventive, puoi ridurre significativamente i rischi e assicurarti che l’acquisto della tua casa avvenga in tutta serenità.
L’accollo di un mutuo è una procedura in cui un’altra persona assume le obbligazioni di un mutuo precedentemente sottoscritto da un altro soggetto. A titolo di esempio, ciò può accadere quando un acquirente di un immobile decide di accollarsi il mutuo del venditore al posto di stipularne uno nuovo.
In questo caso, l’acquirente si risparmia alcune spese come la perizia, le spese di assicurazione scoppio e incendio, tuttavia non può modificare l’importo e il tasso di interesse del mutuo preesistente, il che può rendere l’operazione non conveniente. Per liberare il mutuatario originario, la banca erogante deve esprimere il consenso dopo aver valutato attentamente la capacità di rimborso del nuovo debitore subentrante. Per una spiegazione più approfondita, consulta la voce Accollo del glossario mutui.
Se dopo l’acquisto di un immobile scopri un problema grave, ci sono diverse tutele disponibili, a seconda della natura e della gravità del difetto riscontrato.
Garanzie del venditore: il venditore è responsabile per i vizi occulti dell’immobile, ovvero difetti che non erano visibili o facilmente identificabili al momento dell’acquisto. In tali casi, è possibile fare ricorso entro 8 giorni dalla scoperta del difetto. Successivamente, l’azione legale per richiedere la risoluzione del contratto o una riduzione del prezzo deve essere avviata entro un anno dalla consegna dell’immobile.
Azione di rescissione: puoi richiedere la risoluzione del contratto se i difetti rendono l’immobile inutilizzabile, oppure chiedere una riduzione del prezzo se i difetti ne diminuiscono il valore. È fondamentale agire entro 8 giorni dalla scoperta del difetto e avviare un’azione legale entro un anno dalla consegna dell’immobile.
Accordi tra le parti: se emergono problematiche nei giorni successivi all’acquisto, la prima cosa da fare è comunicare immediatamente al venditore le anomalie riscontrate. È possibile tentare una soluzione negoziata, come una modifica del contratto per includere le riparazioni necessarie o un rimborso parziale.
Intervento del notaio: in alcuni casi, il notaio che ha redatto l’atto di acquisto può agire come mediatore per risolvere eventuali controversie sorte dopo il rogito, anche se il suo ruolo è più limitato in queste situazioni.
In ogni caso, è fondamentale agire tempestivamente e consultare un legale per valutare le opzioni più adatte alla tua situazione e proteggere i tuoi diritti.
In caso di separazione o divorzio dei coniugi che sono cointestatari di un mutuo casa, entrambi continueranno ad essere responsabili per il pagamento delle rate del mutuo. Anche se nell’accordo di separazione o nella sentenza di divorzio si stabilisce che solo uno dei coniugi sia tenuto al pagamento del debito, l’altro resterà comunque un garante nei confronti della banca. Se si desidera liberare totalmente uno dei due coniugi dall’obbligo di pagare il mutuo, è possibile procedere in due modi.
La prima opzione è quella di richiedere un accollo liberatorio alla propria banca, in cui uno dei coniugi si fa interamente carico del debito, con il consenso della banca erogante che effettuerà un’istruttoria sui redditi del coniuge subentrante. La seconda opzione è quella di richiedere un mutuo di sostituzione presso un altro istituto bancario, attraverso il quale il vecchio mutuo sarà estinto e uno nuovo sarà sottoscritto da uno solo dei coniugi.
Leggi la guida ai mutui cointestati.
Top 5 Mutui Acquisto
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Intesa Sanpaolo - Tasso Fisso
Mutuo Credit Agricole Greenback - Tasso Fisso - Acquisto - CPI Vita
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