730/2025: c’è tempo fino al 30 settembre per detrarre gli interessi sul mutuo

Il 30 settembre 2025 è la scadenza per presentare il modello 730, sia tramite CAF o professionista, sia attraverso la dichiarazione precompilata dell’Agenzia delle Entrate. Un appuntamento da non dimenticare, soprattutto per chi ha un mutuo in corso e vuole usufruire delle detrazioni fiscali sugli interessi passivi.
Quanto si può detrarre
Per i mutui prima casa è possibile portare in detrazione IRPEF il 19% di un importo massimo di 4.000 euro all’anno. Il beneficio può arrivare quindi fino a 760 euro, a patto che si indichino in dichiarazione solo gli interessi e gli oneri effettivamente pagati nel 2024.
Oneri accessori inclusi
Oltre agli interessi passivi, rientrano nella detrazione anche parte delle spese accessorie:
- la perizia;
- l’istruttoria;
- l’imposta sostitutiva;
- le spese notarili legate all’atto di mutuo.
Non sono invece detraibili i costi notarili per la compravendita, le imposte di registro o l’IVA.
Dove indicare la detrazione
La detrazione va inserita nel quadro E, rigo E7 del modello 730.
Nella maggior parte dei casi, il dato è già riportato nella precompilata grazie alle comunicazioni della banca, ma è sempre bene controllare ed eventualmente correggere o integrare con la certificazione rilasciata dall’istituto di credito
Consiglio: spesso puoi scaricarla direttamente dall’app della tua banca, in alternativa basta recarsi allo sportello della propria filiale.
Perché pensarci ora
Anche se settembre sembra lontano, anticipare la raccolta dei documenti e la verifica dei dati permette di evitare corse dell’ultimo minuto e di assicurarsi il massimo del beneficio fiscale. Una scadenza che vale la pena segnare in agenda, per trasformare un adempimento in un’occasione di risparmio concreto – e irripetibile, se hai acceso il mutuo nel 2024.