Andamento del mercato dei mutui Giugno 2022

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Andamento del mercato dei mutui Giugno 2022
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Andamento del mercato dei mutui Giugno 2022

Nel corso del mese di Giugno si è rilevato un aumento dello 0,45% sull’IRS a 20 anni attestandosi su una media di 2,29%, l’indice è quello maggiormente utilizzato per determinare i prezzi dei mutui a tasso fisso. Le banche definiscono i prezzi all’inizio di ogni mese basandosi su quello che è il costo rilevato il mese precedente, ciò significa che i prezzi sui mutui di Luglio si baseranno sugli IRS rilevati a Maggio. Quindi, considerando il rialzo importante dell’IRS a Giugno, è facile presumere che a Luglio, rispetto ai livelli attuali, ci saranno ulteriori aumenti più o meno di 45 punti base.

Ad ogni modo il mese di Giugno ha già visto importanti aumenti da parte dei vari istituti bancari:

  1. Intesa Sanpaolo ha aumento i tassi fissi fino a 35 punti base.
  2. Banca Sella ha aumentato i tassi fissi da 10 a 30 punti base e gli spread variabili tra i 5 e i 15 punti base.
  3. Credem ha aumentato gli spread a tasso variabile tra i 10 e i 20 punti base
  4. BPER banca ha aumentato i tassi fissi tra i 20 e i 50 punti base
  5. BNL ha aumentato i tassi fissi tra i 10 e i 30 punti base e gli spread sui tassi variabili tra i 5 e i 15 punti base.

Se spostiamo l’attenzione sui mutui a tasso variabile, il principale indice di riferimento l’Euribor 3 mesi ha registrato un valore medio di -0,25% in aumento dello 0,14% rispetto alla media di maggio.

Come si stanno muovendo gli utenti che hanno necessità di attivare un mutuo?

Parallelamente alla crescita dei tassi fissi, la domanda dei mutui a tasso fisso è in diminuzione in favore del tasso variabile e in buona parte in favore dei mutui a tasso variabile con cap. Il mutuo a tasso variabile con CAP, sebbene costi circa 50 punti base in più del variabile classico, dispone di un tetto massimo oltre il quale il tasso di interesse non può salire. Per i 3 principali istituti che raccolgono questo tipo di richieste ovvero Intesa Sanpaolo, Crédit Agricole e UniCredit i tassi CAP viaggiano generalmente al di sotto del 3%.

Il Variabile con CAP è sicuramente al momento l’alternativa più interessante da valutare in quanto offre una protezione all’aumento dei tassi variabili che da qui a Settembre potrebbero salire già di 75 o addirittura 100 punti base.

Quale futuro attende i mutui dedicati ai giovani?

Tra la fine di marzo e gli inizi di giugno tutti gli istituti hanno sospeso la propria offerta di mutuo a tasso fisso assistita dalla garanzia del Fondo di Garanzia Prima Casa Consap dal momento che la normativa prevede che tali mutui non possano essere erogati ad un TAEG superiore all’1,99% pari al costo medio dei mutui a tasso fisso erogati nell’ultimo trimestre 2021. Questo limite massimo risulta troppo basso in quanto con indici IRS, rappresentativi del costo del denaro a tasso fisso, superano il 2% rendendo antieconomico per le banche erogare mutui di questo tipo. Le banche hanno quindi orientato la propria offerta di mutui dedicati ai giovani sul tasso Variabile e sul Variabile con CAP per cui la normativa prevede una soglia più elevata, pari al 2,27%.

Banca d’Italia ha pubblicato i tassi medi dei mutui erogati nel primo trimestre 2022: 2,15% per il tasso fisso e 2,23% per il tasso variabile. Queste, per legge, sono anche le soglie massime per i TAEG dei mutui con garanzia Consap erogati nel trimestre luglio -settembre 2022. I valori sono tali da lasciar supporre che non saranno riattivati i mutui a tasso fisso consap nel prossimo trimestre favorendo ancora la crescita della domanda di mutui a tasso variabile e soprattutto variabile con cap.

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