La surroga è una grande possibilità, una importante carta da giocare a disposizione di tutti coloro che stanno pagando un mutuo.
In cosa consiste?
E’ un’operazione attraverso la quale il mutuatario sposta il
mutuo presso un’altra banca, accedendo a condizioni
migliori rispetto al vecchio contratto. E’ un po’ come quando si cambia gestore del telefonino, nel momento in
cui sul mercato ci sono nuove e più competitive offerte. A spingerne la diffusione in Italia è stato l’allora ministro per le
Attività Produttive, Pier Luigi Bersani, che nel 2007 attraverso una norma decise di sgombrare gli equivoci precisando che
l’operazione di surroga – chiamata anche portabilità perché difatti si porta il mutuo dalla Banca A alla B –
deve essere a costo 0 per il mutuatario.
Non sono previsti quindi i tipici oneri notarili
che si incontrano quando si sottoscrive un nuovo mutuo e altre tipologie di costi
come spese di istruttoria del mutuo
o di perizia dell’immobile.
Se una banca applica delle commissioni o chiede un rimborso spese, il mutuatario è tenuto a non pagare. Oltre alla gratuità, l’altro
aspetto interessante della surroga è che il mutuatario non dovrà contattare la vecchia banca (Banca A). Una volta ottenuto il mutuo di
surroga presso la nuova banca (Banca B) sarà direttamente questa a contattare la Banca A per completare le pratiche burocratiche.
Riepiloghiamo:
- la surroga è gratuita
- non comporta per il mutuatario complessità burocratiche: è la nuova banca a contattare la vecchia banca e a
sbrigare il “passaggio” di carte
- consente di modificare tasso e durata del vecchio mutuo
C’è però da considerare un punto fondamentale se si intende surrogare il proprio mutuo: con la surroga non è possibile
ottenere un finanziamento per un importo superiore al debito residuo del proprio mutuo in essere. Se si è interessati a
surrogare il proprio mutuo e ottenere della liquidità aggiuntiva, si può però pensare di ricorrere alla soluzione del
mutuo surroga con liquidità.
Ogni mutuatario, sia che abbia stipulato un mutuo a tasso fisso o un mutuo a tasso variabile, dovrebbe sempre confrontare i migliori
tassi di mercato - consultabili agevolmente tramite il nostro preventivatore di mutui di surroga
che mette in confronto le proposte di oltre 60 banche operanti sul territorio italiano - con quello del mutuo inizialmente sottoscritto.
Se c’è una differenza di almeno un punto percentuale - e quindi se sta pagando ad esempio un tasso fisso del 4% quando il
miglior fisso sul mercato è inferiore al 3% e il miglior variabile è inferiore al 2% - ricorrendo alla surroga il mutuatario
potrebbe ottenere un grande risparmio.
Ovviamente il risparmio (e di conseguenza la convenienza della surroga) è proporzionale alla durata residua del
mutuo. Se manca ancora più della metà degli anni alla scadenza del debito, la surroga potrà dispiegare tutto il suo potenziale di
risparmio. Se invece mancano pochi anni (ad esempio ci si trova al 17° anno di un mutuo a 20 anni) il risparmio sarà limitato. Questo perché
il piano di ammortamento dei mutui prevede che la maggior parte degli interessi viene pagata nei primi anni del mutuo e anno dopo anno
diminuisce via via il suo peso all’interno della rata.
L’importante è quindi effettuare prima una simulazione e scoprire il risparmio reale: a quel punto non costa nulla (è gratuita anche questa)
avviare la richiesta di fattibilità per un mutuo di surroga. Approfondisci ulteriormente il tema
portabilità e surroga mutuo: cosa sono, cosa comportano e quali sono le
alternative disponibili.
La surroga è un'operazione vantaggiosa per chi:
- sta pagando un tasso superiore a quelli di mercato: il che si può verificare molto spesso durante il lungo arco del rimborso
di un mutuo, soprattutto nei momenti storici in cui c’è poca inflazione e quindi la Banca centrale europea è costretta a ridurre i tassi per
provare a rilanciare l’economia; quando la Bce taglia i tassi, anche i tassi dei nuovi mutui (sia fissi che variabili) tendono a diminuire;
- vuole provare a ridurre la durata del mutuo: in questo modo, si riesce anche a diminuire il peso complessivo degli interessi
da pagare sul mutuo in corso di rimborso.