Compravendite in crescita e mutui in ripresa: cosa raccontano i nuovi dati OMI sul mercato immobiliare 2025

dati mercato immobiliare terzo trimestre 2025

Sono appena usciti i dati dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI) relativi al terzo trimestre 2025, un’anticipazione preziosa in attesa delle statistiche definitive sull’erogato bancario che Banca d’Italia pubblicherà a inizio 2026. Il quadro che emerge è quello di un mercato residenziale in piena ripartenza, sostenuto da una domanda più selettiva ma molto solida.

Compravendite in aumento nonostante la fiducia in calo

Nel III trimestre le abitazioni scambiate superano le 174 mila unità, con una crescita dell’8,5% su base annua e incrementi diffusi in tutte le macroaree, in particolare nel Nord Ovest e nelle Isole (+9,5%).
Un risultato che sorprende se confrontato con il peggioramento del clima di fiducia dei consumatori, rilevato dall’ISTAT, in diminuzione da 97,6 a 95,0 – sempre come riportato dal rapporto OMI.

La crescita appare quindi trainata non dall’ottimismo degli acquirenti, ma dall’evoluzione della domanda e dalle sue caratteristiche socio-demografiche.

Mutui in ripresa: la quota sale al 47%

Gli acquisti assistiti da mutuo ipotecario rappresentano ormai il 47% delle compravendite delle persone fisiche, tre punti percentuali in più rispetto al 2024, nonostante il tasso medio alla prima rata risalga al 3,35%.
Il capitale erogato supera gli 11 miliardi di euro, confermando una rinnovata centralità del credito ipotecario.

La forza delle fasce centrali della popolazione

Il dato è ancora più significativo se lo confrontiamo con la distribuzione della domanda online rilevata nella Bussola Mutui, la pubblicazione trimestrale realizzata da MutuiSupermarket.it e CRIF: l’83% delle richieste proviene da persone tra i 26 e i 55 anni, con picchi nelle fasce 36–45 anni (29%) e 26–35 anni (28%). Gli under 25 restano marginali (5%).

Secondo l’ISTAT, l’occupazione cresce proprio tra le categorie che coincidono con il cuore della domanda di mutui: dipendenti permanenti, under-35, over-50, lavoratori con contratti stabili.

La fascia 35–49 anni diminuisce solo per ragioni demografiche, non economiche.

Questa sovrapposizione tra stabilità lavorativa e domanda effettiva spiega perché gli acquisti con mutuo aumentano pur in assenza di un clima fortemente positivo. La fascia 46–55 anni, in particolare, mostra una vivacità spesso sottovalutata: redditi consolidati, maggiore capacità di risparmio e una buona propensione all’acquisto di sostituzione contribuiscono a stabilizzare il mercato.

Affitti sempre più costosi: un ulteriore driver verso l’acquisto

Il mercato delle locazioni continua a mostrare pressioni al rialzo: le nuove locazioni crescono del 2,5% e i canoni aumentano del 7% su base annua, con incrementi ancora più marcati nelle zone ad alta tensione abitativa e nelle locazioni agevolate per studenti (+14,9% sui canoni delle locazioni intere).

Per molte famiglie, l’acquisto risulta più prevedibile dell’affitto, soprattutto in contesti urbani dove la competitività del mercato residenziale rende gli affitti economicamente meno sostenibili.

Cosa aspettarsi nei prossimi mesi

La dinamica attuale sembra destinata a proseguire, salvo imprevisti macroeconomici rilevanti. I tassi sono in rialzo, ma mantengono una dinamica graduale, e livelli sufficientemente moderati da non scoraggiare gli acquisti di necessità. Se la tenuta occupazionale delle fasce centrali rimanesse solida, la quota di acquisti assistiti da mutuo potrebbe aumentare ulteriormente nel 2026.

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