I tassi dei mutui segnano nuovi record

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I tassi dei mutui segnano nuovi record

Questo avrebbe dovuto essere l’anno dei primi aumenti dei tassi successivamente a un lungo periodo di cali costanti. Ci si aspettava un recupero fisiologico, unito al campanello di allarme che è suonato negli ultimi mesi del 2018 per colpa dello spread che ha fatto temere il peggio. 

Invece il corso degli eventi ha assunto tutta un’altra direzione.

I tassi dei mutui infatti non hanno finora registrato la risalita che si temeva e anzi proseguono nella loro inarrestabile discesa. Dopo gli aumenti decisi dalla maggior parte delle banche la scorsa estate i tassi finali si sono stabilizzati se non addirittura scesi. E giunti a metà del 2019, si può dire che il mercato dei mutui, con luci e ombre, offre sempre prospettive attraenti. 

Le condizioni per chi sta pensando all'acquisto di una casa sono molto favorevoli e irripetibili. I prezzi delle case si mantengono bassi, mentre il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, ha dichiarato di essere pronto a lanciare, se necessario, un nuovo quantitative easing e a varare un nuovo taglio dei tassi per ridare fiato alle economie dei Paesi in crisi. 

Sono tutte buone notizie per chi si trovi a stipulare oggi un mutuo, rispetto a quanto accadeva un anno fa. Lo provano i dati. A giugno si sono registrati alcuni interessanti record, dal punto di vista della rata per l’acquisto della casa. 

I mutui a tasso fisso, per durate di 20 e 30 anni, hanno registrato il minor costo di sempre, con un tasso dell’1,68%. Questo perché è sceso a nuovi record minimi anche l’indice Eurirs, a cui i mutui a tasso fisso sono legati. L’Irs a 20 anni segnava, ad esempio, uno 0,65% il 25 giugno 2019). 

Il mutuo a tasso fisso offre da sempre la certezza del proprio impegno economico nel tempo. In poche parole il tasso fisso ha il grande pregio di rappresentare la sicurezza per eccellenza. Chi sceglie questa tipologia di tasso non ha nessuna sorpresa e permette di pianificare il proprio piano di ammortamento in maniera piuttosto precisa.

Anche i mutui a tasso variabile sono ai minimi assoluti, grazie all’Euribor a sua volta sottoterra da diverso tempo. 

Viene spontaneo domandarsi, a questo punto, quale sia la soluzione più indicata allo stato attuale. Molti elementi lasciano ipotizzare che sia il mutuo a tasso fisso quello più conveniente, perché con una rata costante è come se si acquistasse una specie di “polizza assicurativa per la vita”. 

Tuttavia è bene non lasciarsi cogliere dai facili entusiasmi e non pensare che ci sia una risposta universale e valida per tutti: il mutuo resta un prodotto che si deve adattare alle esigenze e alle aspettative del singolo cliente, e in quanto tale va ritagliato su misura e personalizzato.

Di certo uno dei fattori più importanti che devono essere valutati è quello relativo alla durata: bisogna capire per quanto tempo si ha in mente di impegnarsi, e solo sulla base di questa valutazione si può arrivare a un primo esame tra un mutuo a tasso fisso e uno a tasso variabile.

Se per un prodotto che durerà 30 anni, la priorità a cui pensare è quella di proteggersi rispetto a probabili aumenti che prima o poi si verificheranno in futuro, per un prodotto che dura la metà si può rischiare con un tasso variabile.

L'estate porterà a sconti, promozioni, saldi a tassi 'stracciati' per chi sceglie la strada del mutuo. Le banche sono ben predisposte a finanziare l’acquisto di un immobile. Negli ultimi tempi, la concorrenza tra le banche ha introdotto un moltiplicarsi delle offerte sulla rata per la casa che hanno reso ancora più vantaggioso il finanziamento. 

Ma nonostante lo scenario sia positivo e davvero appetibile, sono ancora molte le coppie e i single a non disporre della liquidità necessaria per fronteggiare l’operazione e a desiderare un mutuo al 100%. 

Non tutti infatti dispongono della somma a copertura del 20% richiesto dalle banche, percentuale a carico del richiedente non facile da reperire perché ammonta generalmente a migliaia di euro. Proprio in giovane età si hanno, in genere, minori entrate e possibilità. La soluzione per acquistare casa però c’è: i mutui al 100% sono finanziamenti che coprono l’intero valore di un immobile.

Rispetto alle altre tipologie di mutuo, in questo sistema le scadenze si dilatano, con una previsione di ammortamento che può arrivare anche ai 30 anni. Per questo motivo, si tratta di una formula dedicata soprattutto ai giovani che hanno deciso di prendere casa o alle famiglie che stanno cercando il proprio nido per vivere serenamente.

Generalmente i mutui al 100% sono concessi col supporto del Fondo di Garanzia Prima Casa, istituito dallo Stato che si pone come garante del finanziamento. Il Fondo in questione interviene con una garanzia massima del 50% della quota capitale, con un tetto massimo di 250mila euro. 

La priorità di accesso al Fondo riguarda le giovani coppie e i nuclei familiari mono-genitoriali con figli minori, i giovani di età inferiore ai trentacinque anni, titolari di un rapporto di lavoro atipico. Sono diverse le banche aderenti al Fondo.

Le principali sono Unicredit, Monte dei Paschi di Siena, Intesa San Paolo, CheBanca!, BNL e Cariparma. Queste sono le più conosciute, ma il numero è in continua crescita.

Ottenerlo non è del tutto impossibile. Occorre dimostrare di avere un lavoro stabile e delle entrate economiche fisse. Conquistare questo tipo di prestito sarà ancora più semplice se si ha la fortuna di avere un impiego a tempo indeterminato.

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