Imu: modalità di calcolo ed esemplificazioni

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Imu: modalità di calcolo ed esemplificazioni

Il valore della nuova imposta municipale unica (IMU) viene calcolato a partire dalla rendita catastale dell’immobile; quest’ultima, risultante dall’atto di acquisto o disponibile presso l’Agenzia del Territorio, va rivalutata del 5% e, successivamente, moltiplicata per un coefficiente che, nel caso di abitazioni e pertinenze (cantina, soffitta, box auto) è pari a 160. La cifra che si ottiene rappresenta la base imponibile, cioè il valore dell’immobile su cui si calcola in percentuale l’imposta.

Sono due le aliquote di partenza stabilite dal governo: una ridotta, dello 0,4% (ovvero il 4 per mille) per l’abitazione principale, l’altra dello 0,76% per una casa data in affitto o non impiegata come abitazione principale (seconda casa). Oltre al vantaggio di un’aliquota ridotta, l’Imu sulla prima casa gode di uno sconto di 200 Euro, cui se ne aggiunge un altro collegato al numero dei figli, pari a 50 Euro (fino ad un massimo di 400) per ogni figlio a carico di età inferiore ai 26 anni.

Andando nel dettaglio con un paio di esempi, possiamo prendere il caso del signor Rossi, che deve pagare l’Imu per la sua abitazione principale. La rendita catastale dell’abitazione è pari a 1.991 Euro e l’imposta si calcola come: 1.991 x 1,05 (rivalutazione) = 2.090,55; 2.090,55 x 160 (coefficiente di maggiorazione) = 334.488. L’imposta è pari allo 0,4% di questi 334.488 Euro e pari a 1.337,95 Euro. Il caso del signor Bianchi è invece diverso, in quanto vive con la moglie nell’appartamento di proprietà di quest’ultima, pur avendo un’altra sua casa di proprietà nello stesso comune, la cui rendita catastale è pari a 1.500 Euro. In questo caso di Imu dovrà pagare: 1.500 x 1,05 (rivalutazione) x 160 (coefficiente di maggiorazione) x 0,76% (aliquota per le seconde case) = 1.915,20 Euro.

Per quanto concerne il pagamento, è importante ricordare che il contribuente ha la possibilità di scegliere se pagare l’Imu in due o tre rate, con quest’ultima possibilità disponibile solo se l’imposta riguarda l’abitazione principale. La scadenza del primo acconto è fissata al 18 giugno, mentre quella del secondo, identico al primo, è il 17 settembre. Il saldo finale andrà corrisposto entro il 17 dicembre.

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