La surroga è la soluzione per difendersi dal caro-rata

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La surroga è la soluzione per difendersi dal caro-rata

Gli indici di riferimento per i mutui a tasso fisso IRS a 20 anni nel mese di settembre 2022 registrano un aumento dello 0,46% attestandosi a 2,47%. Il Minimo negli ultimi dodici mesi è stato registrato a agosto 2021: 0,26%. Mentre per i mutui a tasso variabile EURIBOR 3 mesi nel mese di settembre 2022 registra una media di 0,95% in aumento dello 0,56%. Il Minimo è stato registrato a dicembre 2021: -0,58%.

Con il rapido aumento dei tassi, l'Osservatorio MutuiSupermarket.it ha evidenziato come le richieste di surroga siano aumentate nel mese di Settembre. Con gli aumenti del costo del denaro attuati dalla BCE, i mutui con tassi variabili sono man mano cresciuti e chi fino a Giugno era tranquillo perché l’EURIBOR era in negativo, oggi corre ai ripari per timore di ritrovarsi una rata non più sostenibile.

I dati mostrano come le richieste di surroga siano passati dall’8% al 16%, è quindi abbastanza evidente l’aumento di interesse per chi ha un mutuo a tasso variabile di surrogare in favore di uno a tasso fisso o variabile con cap per tutelarsi dall’aumento fuori controllo dei tassi di interesse.

Il titolare di un mutuo a tasso variabile, oggi, non ha modo di ottenere un risparmio immediato, ma è consapevole che subirà un aumento del tasso di interesse fino al 3% -3,5%, sia che surroghi sia che continui a tenersi il proprio mutuo a tasso variabile. A tal proposito la surroga offre due opportunità:

  • utelarsi da un aumento dei tassi fuori controllo con una surroga a tasso fisso o variabile con cap, cioè avere un tetto massimo rispetto agli aumenti futuri del costo del proprio mutuo;
  • contenere l’aumento della rata che la sottoscrizione di un mutuo a tasso fisso o variabile con cap comporta, allungando di qualche anno la durata residua del mutuo e distribuendo su più anni il rimborso del mutuo.

Purtroppo il costo del denaro continuerà a crescere, la BCE ha già annunciato ulteriori aumenti. La situazione attuale vede il costo del denaro all’1,25% con decorrenza 14 settembre e non ci vorrà molto perché sia l’Euribor 1 mese sia quello a 3 mesi si allineino a questo valore.

Con questi dati e analizzando l’andamento dei futures sull’Euribor 3 mesi pare che i mercati si aspettino che il costo del denaro superi il 2% già a novembre per portarsi oltre il 3% già a marzo del prossimo anno. Sommando questo costo del denaro alla media dei migliori spread applicati ai mutui a tasso variabile sottoscritti negli ultimi 3 anni, è estremamente probabile che tali mutui vedranno il proprio tasso superare il 3,50% - 4,00% entro i primi mesi del prossimo anno.

Altri dati interessanti e da considerare sono che ad oggi i migliori tassi fissi in caso di surroga variano tra il 3,10% e il 3,30%, mentre i migliori tassi variabili con cap; pur avendo degli spread piuttosto elevati tra l’1,60% e il 2%, offrono dei cap interessanti tra il 3,30% e il 3,60%.

Inoltre, i mutui a tasso variabile con cap sono oggetto di revisione delle soglie cap con minore frequenza, quindi, un aspirante surrogatore, che iniziasse oggi l’istruttoria del proprio mutuo, realisticamente stipulerebbe il mutuo a ottobre o novembre. Se optasse per un mutuo a tasso fisso è possibile che ottenga un mutuo ad un tasso di almeno 30 punti base superiore rispetto alle condizioni attuali; se invece optasse per un mutuo a tasso variabile con cap con ogni probabilità otterrebbe le soglie cap non molto differenti dalle attuali.

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