Gennaio 2025 si è chiuso con il previsto colpo di scure della BCE, che ha portato il tasso sui depositi a 2,75%: le parole della Lagarde per l’occasione hanno lasciato intendere che la Banca Centrale non vede ancora l’Europa fuori da condizioni economiche restrittive, e il messaggio è arrivato forte e chiaro alle orecchie degli operatori di mercato. È passata una settimana, e, come c’era da aspettarsi, non appena la polvere si è posata si sono visti i primi effetti sulle aspettative di mercato e l’andamento degli indici.
Impatto sui Futures: Euribor a 3 mesi sotto il 2% entro settembre
La prima, vistosa variazione nelle aspettative del mercato è quella sull’andamento dell’Euribor a 3 mesi: fino alla scorsa settimana, le previsioni lo volevano fermarsi non più in basso del 2,15% a fine 2025. Oggi, è previsto al di sotto del 2,0% entro settembre; toccherà il suo minimo, si suppone, a dicembre - all’1,93%.
Insieme all’Euribor, riprende la sua discesa anche l’IRS, che risente dell’onda lunga delle aspettative a 20 anni: dopo una risalita a gennaio che l’aveva portato da 2,25% a 2,49%, a febbraio si assesta di nuovo al 2,35%.
Questa ritrovata fiducia nel calo dei tassi da parte degli operatori di mercato allude a una precisa aspettativa, che grava ora sulle spalle della BCE: ci si attendono altri tre tagli da qui a settembre, per un calo totale di ulteriori 75 punti base. I più ottimisti, azzardano addirittura che i tagli saranno quattro.

Andamento Storico e Atteso del costo del denaro
Per il periodo Gennaio 2022 - Febbraio 2025 indicati i valori medi mensili di Euribor 3 mesi, IRS 20 anni e Tasso sui depositi BCE. Per i valori attesi da Marzo 2025 a Febbraio 2030 estrapolati i dati dalle quoazioni dei Futures sull'Euribor 3 mesi scambiati sul Mercato Liffe di Londra aggiornati il 06/02/2025
Nuove promo mutuo: cosa c’è di nuovo a febbraio
Febbraio segna per le banche un mese privo di grandi smottamenti, ma non sono del tutto assenti le promozioni interessanti.
- Intesa Sanpaolo a partire dal primo febbraio ha tagliato i tassi fissi sui mutui green di 10 punti base;
- Banco BPM – Webank! Intervengono invece su surroga a tasso fisso e mutui a tasso variabile:
- Meno 5 punti base sulle surroghe a tasso fisso;
- Dai 10 ai 30 punti di sconto sullo spread dei mutui acquisto a tasso variabile;
- Mutui a tasso variabile con cap: meno 25 punti base e riduzione soglia cap di 75 punti.
- BPER Banca: a partire dal 5 febbraio, è attiva una promozione che taglia i tassi fissi dai 10 ai 15 punti base.
2025: il rilancio del variabile?
Con le previsioni sull’Euribor che parlano di una picchiata ancora più ripida e ancora più vicina nel tempo, non stupisce che vi siano già i primi movimenti da parte delle banche nel rinnovare i listini per quel che riguarda il variabile. Banco BPM potrebbe essere solo il primo dei molti istituti di credito a cercare di rilanciarlo tramite promo ad hoc: resta da vedere se basteranno offerte e tassi in discesa a riguadagnare la fiducia degli italiani verso il tasso variabile. Il trauma dei tassi schizzati alle stelle di due anni fa, del resto, è ancora fresco nella memoria.