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26 maggio 2025
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Il calo dei tassi fa correre mutui e surroghe

Boom delle erogazioni nel quarto trimestre 2024: +28,8%
Si tratta dell’incremento più elevato registrato dal 2021.

I tassi in calo fanno correre i mutui, con un effetto positivo sulla ripresa delle compravendite sul mercato immobiliare e con un forte ritorno delle surroghe per risparmiare sui prestiti in essere stipulati quando il costo del denaro era più alto. E con preferenze che continuano, per ora, a premiare i mutui a tasso fisso.

Sono queste le più significative evidenze che emergono dalla nuova edizione aggiornata al I trimestre 2025 della Bussola Mutui, il bollettino trimestrale firmato Crif e MutuiSupermarket.it.

Ad aprile la BCE ha deciso il settimo taglio consecutivo al costo del denaro, portando il tasso di riferimento BCE dal 4,50% dello scorso maggio al 2,40% attuale. E se prima del 2 aprile c’era un generale consenso che Francoforte non avrebbe fatto più di 2 tagli entro la fine dell’anno, analizzando la curva dei futures sembra che i mercati si aspettino, dopo il taglio di aprile, un’ulteriore sforbiciata entro luglio e un’altra entro la fine dell’anno. Già entro l’estate l’Euribor è atteso sotto il 2% e dovrebbe rimanere sotto tale livello fino alla primavera 2027.

La media dei migliori mutui a tasso variabile continua dunque a contrarsi, passando dal 3,53% del quarto trimestre 2024 al 3,25% nel primo trimestre 2025, per arrivare al 3,12% di aprile 2025.

I tassi in contrazione sugli ultimi trimestri stanno supportando la nuova ripresa delle erogazioni, che nel quarto trimestre 2024 hanno evidenziato una crescita del +28,8%, l’incremento più elevato registrato dal secondo trimestre 2021.

Parimenti, la domanda di nuovi mutui e surroghe da parte delle famiglie si è mantenuta sostenuta nel primo trimestre 2025, segnando un +22,4% dopo il +12,1% registrato nell’intero 2024.

Anche nel primo trimestre di quest’anno è stato inoltre confermato il forte interesse da parte di privati e famiglie per i mutui con finalità surroga a tasso fisso, le cui erogazioni hanno trainato la ripresa del settore anche a inizio 2025.

«Aspettative sempre più definite di ulteriori riduzioni dei tassi sui prossimi trimestri – con futures sugli indici che stimano un Euribor 3 mesi attorno all’1,75% a fine 2025 – potrebbero confermare un’accelerazione delle erogazioni di mutui nel corso dei prossimi mesi dell’anno» – commenta Stefano Rossini (nella foto a sinistra), AD di MutuiSupermarket.it.

«Seppure a oggi il tasso fisso rimane più conveniente rispetto agli omologhi mutui a tasso variabile, è naturale aspettarsi entro fine anno un ritorno a una maggiore convenienza del tasso variabile».

«Il 2024 si è chiuso con dati confortanti per il mercato immobiliare e dei mutui – aggiunge Stefano Magnolfi (nella foto a destra), Executive Director di Crif Real Estate Services –. E per il 2025 le previsioni parlano di una crescita delle compravendite di circa l’8% e un incremento delle erogazioni superiore al 15%, che dovrebbe portare oltre i 50 miliardi».

Stefano Rossini, AD di MutuiSupermarket.it:
«Seppure a oggi il tasso fisso rimane più conveniente, è naturale aspettarsi entro fine anno un ritorno a una maggiore convenienza del tasso variabile».

Le previsioni per l’anno in corso
Crescita delle compravendite di circa l’8% e incremento delle erogazioni superiore al 15%, che dovrebbe portare oltre la soglia dei 50 miliardi.

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