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2 giugno 2025
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Cronache di Salerno
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Corrono i mutui: +28,8%

Arriva ad aprile il settimo taglio consecutivo al costo del denaro, che porta il tasso di riferimento BCE dal 4,50% dello scorso maggio al 2,40% attuale. La tormenta scatenata dall’introduzione dei dazi da parte degli USA ha immediatamente portato giù tutti gli indici di riferimento a breve e lungo termine, ovvero gli Euribor e gli IRS.

Sono state impattate anche le aspettative dei mercati sulle scelte di politica monetaria: se prima del 2 aprile c’era un generale consenso che la BCE non avrebbe fatto più di due tagli entro la fine dell’anno, analizzando la curva dei futures sembra che i mercati si aspettino, dopo il taglio di aprile, un’ulteriore sforbiciata entro luglio e un’altra entro la fine dell’anno. Già entro l’estate l’Euribor è atteso sotto il 2% e dovrebbe rimanere saldamente sotto tale livello fino alla primavera 2027.

La media dei migliori mutui a tasso variabile continua dunque a contrarsi, passando dal 3,53% del quarto trimestre 2024 al 3,25% nel primo trimestre 2025, per arrivare al 3,12% di aprile 2025. I tassi in contrazione sugli ultimi trimestri supportano la nuova ripresa delle erogazioni, che nel quarto trimestre 2024 evidenziano una crescita del +28,8%, l’incremento più elevato registrato dal secondo trimestre 2021. Parimenti, la domanda di nuovi mutui e surroghe da parte delle famiglie si mantiene sostenuta nel primo trimestre 2025, segnando un +22,4% dopo il +12,1% registrato nell’intero anno 2024.

Queste le più significative evidenze che emergono dalla nuova edizione aggiornata al I trimestre 2025 della Bussola Mutui, il bollettino trimestrale firmato CRIF e MutuiSupermarket.it, che offre una panoramica aggiornata e completa delle tendenze in atto nel mercato italiano dei mutui residenziali e immobiliare.

Per fotografare le migliori offerte di mutuo a tasso fisso e a tasso variabile presenti oggi sul mercato, la Bussola Mutui propone una simulazione prendendo in considerazione un esempio tipico di mutuo per acquisto casa di importo pari a 140.000 euro, con valore dell’immobile 220.000 euro e durata 25 anni: un richiedente di 35 anni può oggi rilevare un migliore tasso fisso pari al 2,19% e ottenere una rata mensile di 606 euro.

Per la medesima operazione, la migliore offerta di mutuo a tasso variabile presenta oggi un tasso del 2,97%, con una rata mensile di 662 euro, superiore di 56 euro rispetto alla rata dell’omologo mutuo a tasso fisso.

Nonostante il tasso variabile sia atteso in forte riduzione nei prossimi mesi, la differenza di convenienza iniziale fra l’importo rata di due omologhi mutui – a tasso fisso e a tasso variabile – continua dunque a favorire la scelta del mutuo a tasso fisso, che assicura privati e famiglie anche da eventuali altre impennate dell’inflazione negli anni di rimborso del proprio mutuo.

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