Salgono i costi per scuola e spesa. Ma mutui e benzina meno cari.
Tra settembre e dicembre attesi rincari da 416 euro per le famiglie italiane
A settembre le famiglie dovranno fare i conti con il caro scuola e con una spesa per alunno stimata per quest’anno sopra i 1.300 euro. Ma anche con il trend rialzista dei prezzi di frutta, verdura e caffè, protagonisti di un rally che in questi mesi ha avuto poco da invidiare a quello dell’oro. Rincara anche il trasporto pubblico locale (Tpl). Si allenta invece la tensione su tè e carburanti.
Solo per gli alimentari, un nucleo con due figli dovrà mettere in conto una maggiore spesa autunnale di circa 130 euro rispetto allo stesso periodo del 2024, avverte il Codacons. Tra settembre e dicembre, gli italiani spenderanno nel complesso 416 euro in più per effetto dei rincari.
Ad agosto, secondo le stime preliminari dell’Istat, l’inflazione annua è scesa all’1,6% dall’1,7% del mese precedente, grazie alla decelerazione dei prezzi dei beni energetici. Il carrello della spesa, complice la speculazione, mostra al contrario una dinamica in accelerazione (+3,5%).
Francesco Bisozzi
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ALIMENTARI
“Ciliegie di lusso”: 20 euro al chilo. Latte a prezzi record in estate, tazzina al bar sempre più “salata”
Le ciliegie sono diventate un lusso per pochi: per acquistarne un chilo si spendono anche più di 20 euro, il doppio rispetto a un anno fa. L’Ismea ha rilevato nel 2025 aumenti di prezzo importanti anche per albicocche (+40%), nettarine (+15%) e pesche (+7%).
Per mantenere invariati i consumi di frutta e verdura, calcola l’Ismea, si spenderanno fino a 290 euro in più rispetto al 2024. Attenzione poi al prezzo del latte, le cui quotazioni hanno toccato a inizio estate valori record, per poi riposizionarsi sui livelli dello scorso anno. Ortofrutta, latte e formaggi rappresentano circa il 60% dei prodotti presenti nel carrello della spesa degli italiani.
Al bar, nel frattempo, non si ferma la corsa del prezzo di una tazzina di espresso. Secondo Unimpresa, il prezzo medio del caffè fuori casa, appuntamento irrinunciabile per milioni di italiani, toccherà i 2 euro entro la fine del 2025.
ISTRUZIONE
Zaini di marca sopra i 200 euro, 60 euro per un astuccio completo. E caro affitti per gli universitari
La spesa per uno zaino di marca a settembre può superare i 200 euro. Per un astuccio completo di penne, matite, gomma da cancellare e pennarelli la cifra da pagare si aggira attorno ai 60 euro. E il costo dei diari arriva a toccare i 40 euro.
Nel 2025 zaini, diari e astucci registrano per il Codacons aumenti compresi tra il 3% e il 5%. I testi scolastici, rileva l’Istat, nell’ultimo mese hanno fatto segnare una crescita del 3,8% sul 2024.
Così il caro-scuola quest’anno porta la spesa per alunno sopra i 1.300 euro, fa i conti il Codacons. Aumenta anche il costo degli affitti per gli studenti, che denunciano: «Per una stanza si spendono in media 152 euro in più al mese» rispetto al 2024.
I prezzi delle singole sarebbero passati da una media di 461 euro a 613 euro, stima l’Unione degli universitari. Negli ultimi tre anni, sottolinea l’Udu, il prezzo di questi affitti è salito del 38%.
TRASPORTO PUBBLICO LOCALE
Rincari non solo nelle grandi città. Via agli aumenti in Lombardia, Roma: su i biglietti da 24 e 48 ore
Trasporto pubblico locale più caro nelle grandi città e non solo. Da oggi scattano in Lombardia gli aumenti di Trenord: i prezzi dei biglietti rincarano dello 0,588%, mentre per gli altri mezzi di trasporto pubblico l’aumento è leggermente più contenuto.
Per i treni tra 16 e 20 chilometri, ad esempio, il costo del biglietto in prima e seconda classe sale di 50 centesimi.
A Roma quest’estate il ticket giornaliero per metro e bus è passato da 7 a 8,50 euro, mentre quello da 48 ore è salito da 12,50 a 15 euro. Nulla è cambiato per i viaggi singoli da 100 minuti (per i quali si continua a pagare 1,50 euro).
Quello dei trasporti è uno dei comparti che da mesi sta registrando un trend di rialzo dei prezzi. Tendenza che, al momento, determina una maggior spesa per gli spostamenti che il Codacons quantifica in 16,50 euro al mese per una famiglia composta da quattro persone (66 euro tra settembre e dicembre).
CARBURANTI
Ancora giù gasolio e “verde”: da inizio anno oltre 11 centesimi risparmiati al distributore
Non si interrompe la discesa dei prezzi dei carburanti, grazie all’influenza dei mercati internazionali delle materie prime. Il prezzo della verde si attesta a 1,70 euro al litro, mentre per il gasolio l’asticella si posiziona a 1,63 euro.
Il Ministero delle Imprese ha evidenziato ribassi da inizio anno di 13 centesimi per la benzina e di 11,3 centesimi per il diesel. Rispetto a 12 mesi fa, i prezzi sono inferiori di 11,5 centesimi per la benzina e di 6 centesimi per il gasolio.
Per l’Osservatorio sui prezzi dei carburanti del Mimit, la media registrata ad agosto 2025 è la più bassa dal 2021. E il divario cresce se confrontato con agosto 2023, quando la benzina costava 23,4 centesimi in più e il gasolio 19,2. Ancor più marcato il raffronto con agosto 2022, quando il prezzo era superiore, al netto della riduzione dell’accisa allora in vigore, di 37,9 centesimi al litro per la benzina e di 45,5 per il gasolio.
CASA
Con l’Euribor ancora in discesa diventano più leggere le rate dei mutui a tasso variabile
L’Euribor viaggia sulla soglia del 2% e nei prossimi mesi è atteso ancora in calo. La fase discendente dell’indice con cui si determina il costo dei mutui a tasso variabile porterà nei prossimi mesi a un risparmio significativo sulla rata.
«Col calo degli indici Euribor atteso entro la primavera 2026, la rata variabile potrebbe ridursi ancora, promettendo nei primi due anni di vita del mutuo un risparmio superiore ai 1.000 euro», affermano Crif e MutuiSupermarket.it nel bollettino Bussola mutui che fotografa le tendenze in atto nel mercato italiano dei finanziamenti per la casa.
A giugno 2025, evidenzia l’Abi nell’ultimo bollettino mensile, gli interessi sui mutui per la casa si sono attestati in media al 3,17%, confermando il livello di maggio, quando il tasso medio era stato del 3,27%. A giugno 2024, ricorda l’Abi, la media era stata del 3,55%.
AUTOMOBILI
In un anno prezzi più bassi del 5% per l’acquisto di una vettura usata: i cali maggiori per elettriche e diesel
È un lontano ricordo il trend rialzista che negli scorsi anni ha portato in alcuni casi al paradosso di riuscire a vendere un’auto usata a un prezzo superiore rispetto a quello di acquisto.
Secondo l’indice Agpi di AutoScout24, che misura i prezzi delle vetture usate in vendita, ad agosto i costi medi sono tornati a salire dopo quattro mesi di calo, seppur impercettibilmente (+0,3%).
Rispetto a un anno fa il calo rimane significativo, risultando superiore al 5%, mentre da inizio 2025 il prezzo di vendita delle auto usate è sceso del 3,2%.
Sul fronte delle alimentazioni, il calo maggiore si rileva per le elettriche (-15,9%) e le auto con motore diesel (-10,5%). Resistono meglio le ibride (-6,1%) e le auto a benzina (-5,2%).
A giugno il mercato si è chiuso con 422.627 trasferimenti di proprietà, tornando a segnare un incremento (+0,4%) dopo il calo di maggio, unico in negativo dopo otto mesi di crescita consecutiva.