É il momento giusto giusto per i giovani che vogliono provare a comprare

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La Stampa

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Con l’inizio del nuovo anno, molte famiglie hanno iniziato a ragionare sull'ipotesi di comprare casa con il mutuo. Molte però sono le incognite all'orizzonte, come il rischio di un persistere del rialzo dell'inflazione e il timore di un incremento dei tassi d'interesse da parte delle Banche centrali. Come sarà, allora, il 2022 per il mercato dei finanziamenti per gli immobili? «Probabilmente sarà un anno a due velocità - risponde Guido Bertolino, Responsabile Business Development di MutuiSupermarket.it -. Questo è l'andamento atteso sul fronte delle erogazioni con la previsione di una lieve contrazione nel primo trimestre che sarà una diretta conseguenza del calo della domanda di mutui registrato nella seconda metà del 2021, per poi avere un graduale recupero negli ultimi tre trimestri del 2022». Per l'esperto, lato domanda,
i primi mesi del 2022 saranno invece ancora trainati dalle richieste della fascia di richiedenti più giovani cui rimangono solo 12 mesi per approfittare dei benefici e delle agevolazioni sui mutui che sono state prorogate dalla Legge di Bilancio. 
Nelle ultime settimane è emersa una lieve discesa dell'Euribor, l'indice di riferimento dei mutui a tasso variabile mentre l'Irs (tasso fisso) è risalito. Come si spiega questo andamento? 
«La discesa dell'Euribor iniziata a dicembre, è la diretta conseguenza della conferma della politica monetaria espansiva da parte
della Presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde. Per contro l'aumento dell'Irs (il riferimento dei tassi fissi) a 20 anni sconta delle aspettative di crescita del costo del denaro legate all'andamento dell'inflazione alle aspettative di crescita dell'economia europea».
In questo scenario cosa conviene di più? Il tasso fisso o il tasso variabile?
«La scelta del tipo di tasso dipende dalla durata attesa della vira del mutuo che si sta per sottoscrivere: attualmente i mutui a tasso fisso costano circa 70-80 punti base in più rispetto ai variabili ed è facile presumere che questo gap potrà essere colmato nei prossimi 5-7 anni, quindi per mutui con durata lunga superiore ai 15 anni mi sento di suggerire senza dubbio il tasso fisso al contrario per durate brevi fino al massimo a 15 anni prenderei in seria considerazione il tasso variabile».
Quali sono le offerte più vantaggiose adesso sul mercato?
«Le banche in questi primi giorni di gennaio, complici le festività, non sono state molto attive nel modificare le proprie offerte di mutuo,
hanno lasciatole proprie offerte invariate o si sono limitate a recepire parte dell'aumento degli indici Irs registrato nella seconda metà di dicembre. Quello che sappiamo per certo è che nelle prossime settimane aumenteranno gli istituti che lanceranno un'offerta dedicata ai giovani under 36 avvalendosi della garanzia del fondo Consap e l'attesa è che nel corso dell'anno aumentino anche le offerte dei cosiddetti
"Mutui Green" ovvero quei mutui dedicati a finanziare l'acquisto di immobili di classe energetica "A" o "B" o per cui si prevedono dei lavori di efficientamento energetico importanti che comportino il miglioramento di 1 o 2 classi su immobili esistenti». 
Perché i mutui per giovani sono vantaggiosi adesso?
«I mutui per i giovani, godendo della garanzia del Fondo Consap, rappresentano un importante aiuto: a tassi davvero competitivi intorno all’1,15% in 30 anni finanziano fino al 100% del prezzo di acquisto di una prima casa con un limite massimo di 250.000 euro».

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