Mutui: andamento tassi e previsioni per Gennaio

Nel mese di dicembre 2022 l'IRS a 20 anni, principale indice osservato dalle banche per la determinazione del prezzo dei mutui a tasso fisso, ha avuto un valore medio del 2,55%, in calo dello 0,15% rispetto alla media di novembre. L'indice Euribor 3 mesi, punto di riferimento per il pricing dei mutui a tasso variabile, ha registrato una media di 2,06%, in aumento dello 0,23% rispetto alla media dello scorso mese.

Le offerte di mutuo di dicembre non hanno ancora recepito l’aumento del costo del denaro deciso qualche giorno fa da parte della BCE di 50 punti base con lo scopo di mantenere l'inflazione sotto controllo. Tuttavia possiamo già fare alcune previsioni sul prossimo mese di gennaio: i mutui a tasso variabile vedranno il costo aumentare tra i 20 e i 30 punti base, al contrario i fissi potrebbero registrare una diminuzione tra i 10 e i 20 punti base coerentemente con la contrazione dell’indice IRS. A gennaio quindi ci aspettiamo che il gap tra costo di mutui a tasso variabile e fisso vada ulteriormente a ridursi.

La contrazione del gap tra fisso e variabile non è una novità, abbiamo iniziato a sperimentarla già a novembre e poi dicembre. Questo trend rilevato dagli utenti ha avuto un importante impatto sulla domanda di mutui di dicembre:

• il tasso fisso viene richiesto dall’86% degli utenti contro il 78% di novembre e il 50% di luglio;
• la domanda di surroga da variabile a fisso continua a crescere andando a segnare il 28% delle richieste raccolte a dicembre;
• la disponibilità di nuovi mutui a tasso fisso conveniente anche con garanzia consap ha portato alla crescita della domanda dei più giovani che a dicembre sono tornati a rappresentare il 40% dei richiedenti di mutui acquisto, in crescita rispetto al mese scorso.

A questo punto dobbiamo solo aspettare di capire come si muoverà il mercato dei mutui con l’arrivo del 2023 e già a gennaio sapremo se le nostre previsioni di aumento dell’IRS e di diminuzione dell’EURIBOR troveranno riscontro.