- BCE alza il costo del denaro al 4,25%, suscitando preoccupazioni sui mercati: l'economia è in bilico.
- I mutui a tasso variabile subiranno aumenti, mentre quelli a tasso fisso avranno limitate variazioni.
Il Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea ha aumentato il costo del denaro di un quarto di punto percentuale, portandolo al 4,25%. Questa misura, annunciata a inizio mese dalla Presidente Christine Lagarde, avvicina il costo del denaro al suo record storico per l'Euro, che risale al 4,75% registrato alla fine del 2000.
L'impatto di questo aumento del costo del denaro sarà presto percepito sugli indici Euribor, che rappresentano i principali riferimenti per i mutui a tasso variabile. Si prevede che tali indici subiranno una variazione entro un paio di mesi, portando a un ulteriore incremento delle rate di quasi 15 euro ogni 100.000 euro di capitale residuo.
Al contrario, gli indici IRS, utilizzati per stabilire i tassi dei mutui a tasso fisso, dovrebbero subire aumenti estremamente limitati. Questo perché i mercati avevano già tenuto conto dell'aumento odierno, attenuando le probabili oscillazioni in questo settore.
Nel comunicato ufficiale rilasciato dalla BCE, non sono state fornite indicazioni concrete riguardo a futuri aumenti del costo del denaro. Tuttavia, molti osservatori prevedono che entro la fine dell'anno potrebbe verificarsi un ulteriore aumento di 25 punti base, con la possibilità che a metà del 2024 si assista al primo taglio del costo del denaro.
Con l'aumento odierno, la Presidente Lagarde eguaglia il record del suo predecessore, Jean-Claude Trichet, per il numero di aumenti consecutivi, arrivando a quota 9. La presidente Lagarde, si distingue per la rapidità con cui ha raggiunto questa cifra: ha effettuato 9 aumenti in soli 12 mesi, in netto contrasto con i 2 anni e mezzo necessari al suo predecessore.
Questo incremento del costo del denaro arriva in un contesto economico delicato e richiede un'attenta valutazione delle implicazioni per i mutuatari e gli investitori. Le aspettative per il futuro rimangono incerte, mentre la BCE si riserva la possibilità di adottare altre misure a seconda dell'andamento dell'economia e dei tassi d'inflazione. Gli esperti consigliano agli interessati di monitorare attentamente gli sviluppi futuri per adattarsi prontamente a eventuali cambiamenti nel settore finanziario.
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