Le nuove politiche Bce prese, per far fronte alla debolezza delle economie europee, introducono grandi novità sul fronte dei mutui casa. Tra i cambiamenti annunciati da Mario Draghi si apprende dei tassi sui depositi giù di 10 punti base (al -0,5%) e del riavvio degli acquisti di titoli, a partire da novembre, per 20 miliardi di euro al mese. Si tratta di misure che, come il rinnovo del Quantitative easing, secondo Draghi, potrebbero stimolare la crescita economica e puntare alla stabilità.
Le ripercussioni sono positive per i mutuatari, sia vecchi che nuovi. Le buone notizie, infatti, non hanno fine. Un anno fa, quando si poteva stipulare un fisso sotto il 2% e un variabile intorno allo 0,8%, si stimava che quei minimi fossero irripetibili. E invece, eccoci qui, all'inizio dell’autunno a registrare nuovi minimi assoluti per i tassi sui mutui.
Gli interventi approvati dalla BCE hanno decisamente un forte impatto. La Banca Centrale Europea ha tagliato i tassi d’interesse portandoli allo 0,50% rispetto al precedente 0,40%. Un taglio favorevole per chi si appresta a stipulare un mutuo o a cambiare banca con il mutuo surroga.
Così, i mutui di settembre sono da record grazie all'andamento di Irs ed Euribor. Dopo l’estate, l’Euribor a 1 mese è sceso allo 0,438%, mentre gli Euris restano molto bassi, con un decennale a 0, un quindicennale allo 0,15% e un ventennale allo 0,3%.
E’ anche ragionevole pensare che il “momento di grazia” per i mutuatari italiani durerà ancora per molto tempo. Insomma, chiedere un finanziamento per acquistare casa, ma anche surrogare quello già in corso, non è mai stato così conveniente.
Coloro che hanno già sottoscritto un finanziamento possono tirare un bel respiro di sollievo. Mantenere il quantitative easing e abbassare i tassi fino a portarli ad un livello inflazionistico pari al 2% non può che fare bene.
Chi ha un mutuo variabile potrà continuare a godere delle condizioni estremamente favorevoli del mercato per un periodo ancora più lungo di quanto non ci si aspettasse. Nel caso di tasso fisso invece si può sempre optare per la surroga.
In sostanza, chi decide di accendere un mutuo o di passare ad una banca diversa tramite surroga accede a condizioni più che buone. Gli interessi applicati ai mutui fissi infatti, sono pari o al di sotto dell’1%, quelli applicati ai mutui variabili attorno allo 0,50%.
È una buona occasione per i mutuatari che pagano rate troppo alte, ideale per trasferire il mutuo residuo presso altra banca. La surroga permette di stipulare un nuovo contratto di mutuo per il credito residuo, di passare da un tasso fisso a un tasso variabile e viceversa, oppure a un tasso misto, e di ottenere in generale condizioni migliorative rispetto al vecchio finanziamento.
Molti italiani hanno già sfruttato la surroga, le cui richieste hanno raggiunto picchi massimi nel 2014. A titolo di esempio, chi oggi paga un mutuo con tasso d’interesse superiore all’1,50%, richiedendo la surroga può scendere sotto l’1%.
In caso di surroga del mutuo, quali sono gli aspetti da considerare? Quali sono i vantaggi del mutuo tasso fisso e del mutuo a tasso variabile?
Occorre valutare la durata residua del mutuo in essere per calcolare quale sarebbe il vantaggio; il tasso del mutuo in essere rispetto al tasso del mutuo in surroga; tener presente che nella surroga del mutuo non ci sono spese aggiuntive.
Inoltre, la Banca con cui si è stipulato il mutuo in precedenza non può opporsi, può offrirci direttamente la surroga o lasciarci liberi di rivolgerci ad un altro Istituto di Credito.
Il nuovo mutuo stipulato surrogando il mutuo precedente deve essere di importo uguale a quanto restava da pagare Ad esempio, se il mutuo precedente era di 100.000 euro e avevo già pagato per 60.000 euro, il nuovo mutuo in surroga del precedente dovrà essere stipulato per 40.000 euro.
Il nuovo mutuo in surroga potrà però essere diverso dal precedente relativamente alle specifiche caratteristiche come ad esempio, la durata o la rata, fissa o variabile. Nella valutazione consideriamo che in questo momento il tasso fisso e il variabile sono pressoché allineati.
Chi ha scelto precedentemente il tasso fisso, lo ha fatto per non correre il rischio relativo ad una variazione dei tassi a lui sfavorevole, che avrebbe comportato il pagamento di rate più alte. Mantenendo ferma la sua giusta cautela, in questo momento, caratterizzato da tassi molto bassi e allineati fra fisso e variabile, può avere un’ottima convenienza a surrogare il mutuo sempre scegliendo un tasso fisso, ma ad un tasso più basso del precedente.
L’attuale riduzione dei tassi offre già un vantaggio a chi ha un mutuo a tasso variabile. La prossima rata sarà più bassa rispetto a tutte quelle precedenti. Le rate però variano in base ai tassi e non è detto che un tasso così basso resterà costante nel tempo.
Chi ha un mutuo a tasso variabile potrebbe utilizzare la surroga per passare ad un tasso fisso che, come abbiamo detto, in questo momento presenta un tasso pressoché allineato a quello variabile. Procedendo nella surroga avrebbe due grandi vantaggi: una rata bassa e costante per tutta la durata del mutuo; un mutuo meno rischioso per quanto riguarda la variabilità dei tassi e conseguentemente degli importi delle rate da pagare.
In questo caso è particolarmente vero che il tempo è denaro. Bisogna prendere le informazioni, fare i calcoli. Può essere utile rivolgersi ad un comparatore online, che consente in modo rapido e veloce di confrontare le migliori offerte degli Istituti di credito.