La differenza tra il miglior tasso fisso ed il miglior tasso variabile è oggi di oltre 2,5 punti percentuali. Se ad esempio calcoliamo la rata di un mutuo di 150.000 euro a finalità acquisto casa per un immobile del valore di 250.000 euro a Milano, a tasso fisso l'importo è pari a 770,76 euro (TAEG 4,72%) mentre a tasso variabile è di 558,19 (TAEG 2,07%). La differenza è tale da rendere ancora molto allettanti i tassi variabili, oggi ai minimi storici, ma è altrettando vero che già entro l'anno in corso potrebbe iniziare la lenta e graduale risalita dei tassi variabili.
Come hanno più volte affermato gli esperti e come ha già fatto intendere la Banca Centrale Europea, il rialzo potrebbe già esserci in autunno. A questo punto chi si appresta a accendere un mutuo potrebbe trovarsi di fronte all'eterno dilemma della scelta tra il tasso fisso e il tasso variabile. In situazioni come quella appena descritta potrebbe essere saggio rimandare la scelta definitiva tra tasso fisso o variabile di qualche anno oppure scegliere un mutuo che permetta di cambiare più volte, durante la sua vita, la tipologia di tasso. Non è un caso se in questi ultimi mesi i cataloghi prodotti mutuo delle banche rivedono la presenza di prodotti a tasso misto.
Oggi le proposte più interessanti, come si può verificare su mutuisupermarket, sono il 'Mutuo One - Opzione Sicura' di UniCredit, il 'Variabile con Opzione' di Barclays, il '2 in 1' di BNL ed il 'Variabile Aperto' di By You (Gruppo UBI). La migliore soluzione a livello di TAEG (2,62%) prevede, per un mutuo di 150.000 euro con finalità acquisto casa del valore di 250.000 euro a Milano, una rata iniziale a tasso variabile pari a 786,84 euro e la facoltà per il mutuatario, con preavviso di 60 giorni, di proseguire il contratto di mutuo a tasso fisso per un periodo prestabilito di 2, 5 o 10 anni. In tal caso il tasso fisso sarà determinato come somma tra l'IRS di periodo al momento della scelta (2, 5, o 10 anni) e lo spread già prefissato in contratto di mutuo.