La BCE alza i tassi 0,75%: le rate aumentano di 35 euro
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Nella riunione odierna, il Consiglio Direttivo della BCE ha deciso l’aumento del costo del denaro di 0,75%, portando il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali al 2% a partire dal 2 novembre 2022.
La BCE ha preso delle ulteriori decisioni: da un lato ha rassicurato i mercati stabilendo che i fondi del Programma di acquisto di attività PAA continueranno a essere reinvestiti a tempo indeterminato e quelli relativi al Programma di acquisto per l’emergenza pandemica PEPP saranno reinvestiti fino alla fine del 2024, dall’altro ha annunciato che saranno rivisti al rialzo le regole di determinazione dei TLTRO Operazioni di rifinanziamento a più lungo termine. Se da un lato, la prosecuzione dei piani PAA e PEPP garantiranno liquidità al mercato europeo con l’obiettivo di prevenire eventuali crisi dei debiti nazionali dell’eurozona, l’aumento del costo dei TLTRO impatterà direttamente il costo di approvvigionamento del denaro da parte delle banche europee che offriranno finanziamenti a tassi più elevati.
L’impatto sui mutui a tasso variabile sarà quasi immediato e già a dicembre, per un mutuo di 100.000 euro è prevedibile un aumento della rata di circa 35 euro in conseguenza della decisione di oggi della BCE.
In questa fase di continui aumenti del costo del denaro è fondamentale, per chi ha un mutuo a tasso variabile, valutare l’opportunità di una surroga in favore di un mutuo a tasso Fisso o Variabile con Cap per proteggersi dall’eventualità sempre più probabile di ulteriori aumenti dei tassi nei prossimi mesi.
Tipo di Tasso
Durata
anni
Finalità mutuo
Prov. immobile