Migliora la classe energetica di casa e risparmia anche sul mutuo

efficientamento energetico

Transizione energetica non significa solo voler bene all’ambiente, o risparmiare sulle bollette. Significa anche rendere la propria casa un investimento immobiliare più allettante, soprattutto per le banche che erogano i mutui. Questo ha dato vita a una serie di interessanti possibilità di risparmio per i titolari di un mutuo che decidano di migliorare la classe energetica del proprio immobile, anche se in partenza non si trattava di una casa “green”.

Un esempio? Crédit Agricole con il suo Mutuo Greenback: presentando alla banca un nuovo APE che attesti il miglioramento di almeno due categorie, si può ottenere uno sconto di 0,10% sul tasso di interesse – in qualsiasi momento della vita del mutuo. Anche Banco BPM applica una politica simile al suo Mutuo Tasso Fisso Last Minute Green. L’aspetto più interessante? Si tratta di prodotti applicati anche ai mutui di ristrutturazione, perciò se hai una casa di proprietà che vorresti ristrutturare, migliorandone l’efficienza energetica, sai già che a lavori finiti – presentando una nuova certificazione APE – avrai accesso allo sconto dello 0,10% sul tasso.

Se invece hai un mutuo in corso che non prevede questo genere di vantaggi, ma sei comunque intenzionato ad apportare le migliorie che tanto fanno bene ad ambiente e portafogli, puoi sempre considerare una surroga: presentarti alle banche con un immobile di classe A o B ti permetterà di scegliere una surroga a tasso agevolato. Al momento, le surroghe green costano almeno una trentina di punti base in meno rispetto a quelle tradizionali.

In breve: rendere la casa più efficiente oggi può far risparmiare due volte — sui consumi e sul mutuo.

Cosa significa migliorare la classe energetica

La classe energetica, in soldoni, indica quanta energia serve per riscaldare o raffreddare la casa. Viene calcolata in base a vari parametri (isolamento, infissi, impianto di riscaldamento, fonti rinnovabili, ecc.) e classificata dalla G alla A4.

Salire anche solo di una o due classi significa:

  • ridurre i consumi e le emissioni,
  • aumentare il valore dell’immobile,
  • accedere a condizioni di finanziamento più favorevoli.

Sì, ma cosa si può fare, per compiere il salto verso l’olimpo degli edifici sostenibili? Occorrono sempre massicci interventi di ristrutturazione?

No, non necessariamente. Rendere la propria casa più efficiente non significa per forza trasformarla in modo drastico: molti interventi possono essere pianificati gradualmente, in base al budget e alle necessità. Dai lavori strutturali fino alle soluzioni più “smart”, ecco cosa si può fare per salire di classe energetica – e quanto può incidere in termini di costo, tempo e benefici.

Isolamento termico dell’involucro

Il cosiddetto “cappotto termico” è uno degli interventi in assoluto a maggiore impatto. Coibentare le pareti esterne, il tetto o il solaio riduce le dispersioni di calore fino al 40%, migliorando il comfort sia in inverno sia in estate.
Questo è chiaramente uno degli interventi più invasivi, perché richiede ponteggi e opere murarie, ma garantisce un salto di classe anche di due livelli.
Costo medio: con materiali diversificati che oscillano tra i 20 e i 90€/mq, e costi di manodopera tra i 25 e i 50 €/mq, la coibentazione può avere un costo molto variabile, ma si può considerare la media di circa 100 € al mq.

Durata lavori: da 2 a 6 settimane per un’abitazione unifamiliare.

Sostituzione di infissi e serramenti

Un passo importante e meno impegnativo rispetto al cappotto. Finestre e porte finestre di nuova generazione, con doppi o tripli vetri a bassa emissività e telai a taglio termico, migliorano la tenuta all’aria e riducono le dispersioni. In molti casi questo intervento da solo è già sufficiente a far salire la casa di un livello nella classificazione energetica.

Costo medio: tra €500 e €900 per finestra (aumenta con materiali come legno o alluminio).
Durata lavori: pochi giorni, spesso senza necessità di lasciare l’abitazione.

Nuovo impianto di riscaldamento o pompa di calore

Sostituire una vecchia caldaia con una pompa di calore ad alta efficienza è una delle soluzioni più performanti. Funziona sfruttando l’energia dell’aria o del terreno, con rendimenti fino al 300-400% rispetto ai sistemi tradizionali, e può essere abbinata a un impianto fotovoltaico.
Costo medio: da €6.000 a €10.000 per un’abitazione di medie dimensioni, comprensivo di installazione.
Durata lavori: 3-5 giorni, con minimo impatto strutturale.
Se abbinata a pannelli solari o a una caldaia ibrida, permette di azzerare quasi del tutto il consumo di gas.

Installazione di pannelli solari o fotovoltaici

È il simbolo dell’autonomia energetica: produrre la propria elettricità riduce drasticamente le spese in bolletta e l’impronta ambientale.
Un impianto da 3-6 kW è sufficiente per coprire buona parte del fabbisogno di una famiglia media.
Costo medio: circa €1.500-2.000 per kW installato, quindi €6.000-10.000 per un impianto domestico completo.
Durata lavori: 2-4 giorni, salvo tempi tecnici per autorizzazioni e allaccio alla rete.

Con l’aggiunta di un sistema di accumulo, si può arrivare a coprire fino all’80% dei consumi annuali.

Caldaie a condensazione e sistemi ibridi

Se la pompa di calore non è compatibile con l’impianto esistente, la caldaia a condensazione è la soluzione di compromesso ideale. Come funziona? Recupera parte del calore dei fumi di scarico e consuma fino al 30% in meno rispetto ai modelli tradizionali. I sistemi ibridi combinano invece pompa di calore e caldaia, scegliendo di volta in volta la fonte più efficiente.
Costo medio: da €2.000 a €4.000 per la sola caldaia; fino a €8.000 per un impianto ibrido completo.
Durata lavori: generalmente 1-3 giorni.

Domotica e smart home

Non sempre serve intervenire sull’involucro: anche la gestione intelligente dei consumi può contribuire a migliorare l’efficienza.
Termostati smart, valvole intelligenti, sensori di presenza e illuminazione automatica consentono di ottimizzare l’uso dell’energia, evitando sprechi e mantenendo il comfort ideale.
Costo medio: da €300-500 per un sistema base fino a €1.500-2.000 per un impianto completo.
Durata lavori: installazione rapida, in giornata, senza opere murarie.

Combinare più interventi — ad esempio isolamento + infissi + pompa di calore — permette spesso di migliorare la classe energetica di due o tre livelli, con un risparmio in bolletta che può superare il 50%.

Agevolazioni fiscali per l’efficienza energetica

Molti degli interventi di miglioramento energetico rientrano tra quelli incentivati dall’Ecobonus e da altre forme di detrazione fiscale, come il Bonus ristrutturazioni o il Bonus mobili ed elettrodomestici. A seconda del tipo di lavori eseguiti e dell’immobile, è possibile recuperare fino al 65% delle spese sostenute attraverso detrazioni IRPEF distribuite in più anni.

Gli incentivi coprono una vasta gamma di interventi — dall’isolamento termico alla sostituzione degli infissi, fino all’installazione di pompe di calore e pannelli solari — e possono rendere più accessibili anche i progetti di riqualificazione più ambiziosi. Per saperne di più, leggi la nostra guida ai bonus ristrutturazione!

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