Mutui: la domanda si polarizza verso il tasso fisso

- L’instabilità dei mercati finanziari aumenta la probabilità di un ammorbidimento della politica monetaria
- Differenziale tra IRS 20 anni ed Euribor a 3 mesi ai minimi storici
Dopo la soluzione della crisi di Credit Suisse, le borse europee rimangono in fibrillazione e i titoli bancari risultano i più sofferenti. La Presidente della BCE, Christine Lagarde, ha rassicurato i mercati ribadendo la stabilità del sistema bancario dell’Eurozona e che in ogni evenienza la BCE ha tutti gli strumenti per garantire liquidità alle banche europee.
Cosa possiamo aspettarci in futuro?
La BCE proseguirà la lotta all’inflazione, ma i mercati vedono ulteriori aumenti del costo del denaro sempre meno probabili da qui alla fine dell’anno: molti osservatori scommettono che le tensioni del sistema bancario porteranno ad una crescita economica ridotta e quindi ad un più rapido raffreddamento dell’inflazione.
In questo contesto, il differenziale tra IRS 20 anni (principale indice di riferimento per la determinazione dei tassi dei mutui a tasso fisso) ed Euribor a 3 mesi (principale indice di riferimento per la determinazione del costo dei mutui a tasso variabile) è oramai ai minimi storici.
Quale tasso è meglio scegliere per un nuovo mutuo?
La scelta migliore, oggi, appare quella del mutuo a tasso fisso: i migliori tassi fissi oggi costano solo pochi basis point in più dei corrispondenti mutui a tasso variabile garantendo stabilità della rata. A marzo oltre il 95% degli utenti ha infatti optato per un mutuo a tasso fisso per l’acquisto della propria casa
Per chi desidera accendere un nuovo mutuo, riportiamo le 5 migliori soluzioni per un mutuo a tasso fisso di 140.000 euro per un immobile di 220.000 euro in 25 anni per un richiedente con meno di 36 anni:
Istituto | TAN | Rata | Taeg |
Credem | 2,79% | €648,71 | 3,01% |
BPER | 3,49% | €700,12 | 3,70% |
Credit Agricole | 3,60% | €708,40 | 3,82% |
Banca Sella | 3,70% | €715,98 | 3,91% |
BNL | 3,70% | €746,12 | 3,92% |
Cosa conviene fare a chi ha un mutuo a tasso variabile?
È opportuno ricordare che le ultime rate pagate a febbraio da chi detiene un mutuo a tasso variabile, sono state determinate dalla media dell’euribor di gennaio pari al 2,35%, inoltre le decisioni della BCE necessitano mediamente di paio di mesi per ripercuotersi sull’Euribor, quindi è probabile che l’euribor recepisca l’ultimo aumento del tasso BCE entro maggio, raggiungendo il 3,50%.
Questo composta che da febbraio a giugno i mutuatari a tasso variabile incorreranno in un aumento del tasso del proprio mutuo di circa 1,15% pari ad un aumento di 50 euro al mese per un capitale residuo di 100.000 euro.
MutuiSupermarket consiglia di surrogare senza rimandare ulteriormente la decisione, a marzo la domanda di surroga ha, infatti, rappresentato il 44% del totale delle richieste.
Di seguito le 5 migliori offerte di Mutui Surroga per un mutuo a tasso fisso di 140.000 euro per un immobile di 220.000 euro in 25 anni
Istituto | TAN | Rata | TAEG |
Credem | 3,76% | €720,55 | 3,90% |
Credit Agricole | 3,84% | €726,66 | 4% |
BNL | 4% | 738,97 | 4,11% |
Intesa Sanpaolo | 3,95% | €735,11 | 4,13% |
ING | 4,19% | €746,12 | 4,27% |
Per quanto riguarda i mutui giovani e, quindi gli under 36, ci sono due proposte con agevolazioni molto vantaggiose:
- Intesa Sanpaolo propone, solo in caso di tasso fisso, un mutuo a 40 anni in modo da offrire rate sostenibili anche nell’attuale contesto di mutui più cari
- BPER Banca, a differenza degli altri istituti bancari che rivedono mensilmente le proprie offerte, garantisce il tasso fisso per un paio di mesi per chi avvia subito l’istruttoria di mutuo.
I giovani under 36, continuano a rappresentare il driver di crescita dei mutui per acquisto casa rappresentando il 44% della domanda.
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