Mutui, la riduzione dei tassi accelera la domanda di surroga: +40% a gennaio 2024

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Mutui, la riduzione dei tassi accelera la domanda di surroga: +40% a gennaio 2024
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Mutui, la riduzione dei tassi accelera la domanda di surroga: +40% a gennaio 2024

  • Surroga in crescita: +40% di richieste sollo a gennaio 2024
  • Mutui a tasso fisso rimane il preferito nel 97% dei casi
  • L'importo medio richiesto per un mutuo raggiunge un record di 152.550 euro a dicembre 2023
 
Nel quarto trimestre 2023 il peso della componente delle richieste con finalità di acquisto (prima e seconda casa) ha registrato un aumento al 71% rispetto al totale delle richieste sul canale online, superando il 65% del terzo trimestre 2023.
 
A valle della forte riduzione registrata degli indici IRS, la surroga a gennaio 2024 viene richiesta da privati e famiglie non più unicamente come strumento per passare da una rata variabile a una rata fissa di  minore importo, ma anche come strumento per ridurre l’importo della propria rata di importo fisso in presenza di offerte di mercato che permettono risparmi significativi su nuovi mutui a tasso fisso dell’ordine anche del 10-20%.
 
Quest’ultimo caso riguarda in particolare tutti i mutuatari sottoscrittori di mutui a tasso fisso nel periodo compreso tra la fine dell’anno 2022 e la fine dell’anno 2023.Si evidenzia una notevole ripresa della domanda di mutuo con finalità surroga a gennaio 2024. Questo incremento è stato trainato da una significativa diminuzione degli indici IRS, l'anticipazione di imminenti riduzioni del tasso BCE e l'introduzione di nuove offerte commerciali specifiche.
 
Questo trend è stato trainato dalla riduzione degli indici IRS, prospettive di abbassamento del tasso BCE e nuove offerte commerciali dedicate.
 

Erogazioni online: surroga in crescita
 

La forte riduzione degli indici IRS e il contemporaneo lancio di nuove offerte di mutuo dedicate da parte dei principali istituti bancari hanno rilanciato il forte interesse per i mutui di surroga a tasso fisso, la cui domanda è molto sensibile all’andamento dei tassi.
 
Sul canale online la domanda di mutui di surroga nel mese di gennaio 2024 torna a spiegare il 40% del totale richieste, dopo gli ultimi trimestri di contrazione (dalla quota del 36% del primo trimestre 2023 al 22% dell’ultimo trimestre dell’anno appena concluso). Le nuove erogazioni di mutuo tramite il canale online nel IV trimestre 2023 hanno visto la finalità surroga attestarsi al 20%, mentre l'acquisto di prima e seconda casa ha spiegato il 74% delle operazioni concluse nello stesso periodo.
 
Nel IV trimestre 2023, le richieste di mutui con finalità surroga e sostituzione a tasso fisso hanno rappresentato il 97% delle preferenze, un dato costante rispetto al trimestre precedente. Questo indica che molti mutuatari hanno optato per un mutuo a tasso fisso in risposta agli indici Euribor superiori agli indici IRS, che rendono il costo del denaro a tasso fisso significativamente più basso rispetto a quello a tasso variabile. Il 2023 ha registrato un trend negativo per le richieste di mutui da parte delle famiglie italiane, con un calo annuale del 17,2%.
 
L'aumento graduale dei tassi di interesse ha spinto le famiglie verso operazioni di surroga, registrando a settembre una contrazione del 5,2% nelle surroghe e del 24,0% nelle nuove erogazioni.
 

Importo medio mutui a dicembre 2023: balzo record

 
L'importo medio richiesto nel 2023 è rimasto stabile, con un aumento del 5,0% registrato a dicembre, portando l'importo medio a un record di 152.550 euro. Nel terzo trimestre, i nuovi flussi di mutui erogati hanno subito una contrazione del 24,7% rispetto all'anno precedente. Tale contrazione è diretta conseguenza del calo delle richieste di nuovi mutui, un trend avviatosi nel corso dell’anno 2021 e rafforzatosi nel 2022 e 2023.
 
Nel terzo trimestre 2023, gli spread medi per i mutui a tasso variabile si sono assestati intorno al 2,4%, mentre per quelli a tasso fisso sono scesi al 2,0%. Il canale online ha permesso un risparmio dell'1,6% e dell'1,7%, rispettivamente, su mutui a tasso variabile e fisso.
 
La media trimestrale degli spread online per mutui a tasso variabile è stata dello 0,7%, mentre per quelli a tasso fisso è stata dello 0,3%.
 
In conclusione, riportiamo il commento del nostro AD, Stefano Rossini per delineare gli scenari futuri in ambito mutui.
 
Il quarto trimestre 2023 ha rappresentato un chiaro momento di svolta per l’andamento dei tassi di mercato, momento a lungo atteso da consumatori, famiglie e operatori dopo quasi due anni di aumenti ininterrotti. La pausa ai rialzi del tasso BCE – stabile al 4,5% dallo scorso settembre – ha generato aspettative sui prossimi trimestri di riduzione del costo del denaro, spingendo di conseguenza gli indici Euribor e soprattutto gli indici IRS a prime revisioni al ribasso. [..]
Le recenti comunicazioni BCE – che fanno attendere un possibile taglio del tasso BCE entro la prossima estate – dovrebbero confermare sui prossimi trimestri il trend di riduzione degli indici Euribor e IRS avviatosi a fine 2023. Ciò potrebbe innescare una progressiva ripresa della domanda di mutui, contrattasi del 17,2% nel 2023, imprimendo in particolare un’ulteriore accelerazione alla domanda di mutui con finalità surroga, da sempre importante driver storico di crescita del mercato
 
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