Mutui ristrutturazione 2025: tassi, bonus e quando convengono

Ristrutturare casa può essere un investimento strategico, soprattutto se si riesce a combinare un mutuo conveniente con le agevolazioni fiscali disponibili. Nel 2025, il panorama dei bonus è cambiato, ma restano interessanti opportunità sia per chi punta al risparmio energetico sia per chi deve affrontare lavori strutturali.
Bonus e agevolazioni: cosa cambia nel 2025
- Superbonus: scende al 65%, salvo eccezioni per cantieri già avviati (con CILAS presentata entro la fine del 2023) che mantengono l’aliquota al 110%.
- Bonus Ristrutturazione: dal 2025 la detrazione ordinaria è tornata al 36% (limite di spesa 48.000 €).
- Ecobonus: detrazione dal 36% al 50% per interventi di miglioramento dell’efficienza energetica, con aliquote più alte per l’abitazione principale. Per le spese sostenute nel 2026 e 2026 le aliquote scenderanno al 30%, 36% in caso di abitazione principale.
- Altri incentivi: niente Sismabonus e Bonus Verde dopo la fine del 2024. Resta il Bonus Mobili (50% fino a 5.000 €), sulle spese destinate ad arredare un immobile in fase di ristrutturazione.
Molti di questi benefici sono compatibili con il mutuo ristrutturazione, e permettono con esso di gestire le spese in modo che abbiano un impatto più morbido.
Quando considerare un mutuo ristrutturazione
Un mutuo ristrutturazione è simile a un mutuo di liquidità, ma finalizzato a interventi edilizi. L’importo finanziabile parte in genere da 30.000 euro e può arrivare fino all’80% del valore dell’immobile post-intervento. Sotto questa soglia, molte banche non erogano il mutuo: per importi più contenuti può essere più pratico ricorrere a un prestito personale, che richiede meno documenti e tempi più rapidi.
Le durate più comuni vanno dai 10 ai 20 anni, ma è possibile estendere fino a 30 anni. Su importi elevati (oltre 50–70.000 euro) l’erogazione può avvenire in più tranche, in base agli stati di avanzamento lavori (SAL).
Quanto costa oggi un mutuo ristrutturazione
Attualmente i mutui ristrutturazione presentano condizioni leggermente meno competitive rispetto ai mutui per acquisto prima casa. I migliori tassi fissi si collocano attorno al 2,65% TAN, mentre i variabili si aggirano intorno al 2,40% TAN: valori allineati a quelli dei mutui acquisto, con una differenza che tocca al massimo poche decine di punti base.
Migliori mutui ristrutturazione – tabelle di dettaglio
Tutte le simulazioni si basano su un mutuo di 60.000, di durata 20 anni, per l’acquisto di una prima casa, età del mutuatario inferiore ai 36 anni.
Migliori mutui ristrutturazione a tasso fisso
Banca | Rata | TAN | TAEG |
Crédit Agricole | 322,34 | 2,65% | 3,03% |
Intesa Sanpaolo | 331,86 | 2,97% | 3,54% |
Banco BPM | 337,58 | 3,16% | 3,58% |
BPER Banca | 335,77 | 3,10% | 3,63% |
BNL | 338,8 | 3,20% | 3,66% |
Migliori mutui ristrutturazione a tasso variabile
Banca | Rata | TAN | TAEG |
Crédit Agricole | 314,45 | 2,38% | 2,75% |
CheBanca! | 315,03 | 2,40% | 2,91% |
Banco BPM | 323,7 | 2,70% | 3,10% |
Intesa Sanpaolo | 322,34 | 2,65% | 3,21% |
UniCredit | 326,78 | 2,80% | 3,28% |