Quanti tipi di mutuo esistono?

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Quanti tipi di mutuo esistono?

Sono molteplici le ragioni per cui si richiede un mutuo: il desiderio di comprare la prima casa o una seconda abitazione, la volontà di ristrutturare un immobile di proprietà o semplicemente la necessità di ottenere della liquidità. 

Prima di procedere alla richiesta di accensione di un mutuo, è bene avere chiaro quali sono i propri bisogni, in modo da scegliere l’opzione più adatta alla situazione perché le tipologie di mutuo da poter richiedere sono tante e variano in base a diversi fattori. Per questo motivo, c’è bisogno di informare l’istituto bancario delle motivazioni per cui si necessita di un mutuo, in modo da avere le idee ben chiare e poter scegliere liberamente quali condizioni si reputano più vantaggiose.

I mutui possono essere classificati in base alle finalità per cui si richiedono, per i tassi d’interesse che si sceglie di applicare e per la durata del piano di pagamento. In genere, questi fattori vengono fissati nel contratto direttamente dall’istituto di credito che rilascia il mutuo.

Le finalità del mutuo

La finalità per cui si richiede un prestito è uno dei primi fattori che differenzia le varie tipologie di mutuo. 

Al momento della domanda è necessario spiegare all’istituto di credito quali sono le proprie necessità in modo da ottenere vantaggi e agevolazioni.

Vediamo quali sono le principali tipologie di mutuo:

  • Acquisto della prima casa. Questo contratto prevede delle agevolazioni fiscali sulla casa e sulle pertinenze se il mutuatario sposta la sua residenza nel nuovo immobile entro sei mesi dall’acquisto. L’importo del mutuo copre solitamente fino all’80% del valore totale dell’immobile, solo in rari casi si arriva a finanziare l’intero prezzo di acquisto.
  • Acquisto di un immobile diverso dalla prima casa. Il mutuo viene richiesto per acquistare un edificio in cui non si vuole trasferire la residenza o se si possiede già un immobile che ha goduto delle agevolazioni prima casa. Il mutuo per l’acquisto di una seconda casa non gode di agevolazioni fiscali ma è tassato al 2% e l’importo erogato non supera mai l’80% del prezzo di acquisto.
  • Ristrutturazione. Se si desidera effettuare dei lavori di ristrutturazione alla propria casa, si può richiedere un mutuo per coprire le spese. Per ottenere questa tipologia di mutuo, al momento della richiesta vanno presentati un preventivo dettagliato di tutte le spese, la DIA (dichiarazione di inizio lavori) e la concessione edilizia se si vuole ampliare l’edificio.
  • Costruzione di un immobile residenziale. Il mutuo viene erogato a seconda dello stato di avanzamento dei lavori (SAL) a coloro che decidono di costruire un immobile a uso abitativo per trasferire la propria residenza. Al momento della richiesta vanno presentati anche il progetto approvato, la concessione edilizia e l’autorizzazione per l’avvio dei lavori.
  • Ottenere liquidità. Si può richiedere un mutuo all’istituto bancario dando in garanzia un immobile di proprietà non ipotecato in precedenza per ottenere liquidità.
  • Surroga. Al fine di ottenere condizioni più vantaggiose si può spostare il mutuo presso una diversa banca gratuitamente e senza dover sostenere neanche le spese per l’atto notarile.

Tassi d'interesse dei mutui

Prima di scegliere quale sia il finanziamento più adatto alle proprie esigenze, vanno confrontati:

  • il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), ossia il costo effettivo del mutuo che è fondamentale per capire quale sia il mutuo più conveniente tenendo conto di tutte le spese legate al mutuo.
  • il TAN (Tasso Annuo Nominale), ossia gli interessi che vengono applicati al mutuo in un anno e che vengono divisi nelle singole rate.

È possibile optare per il tipo di tasso d’interesse più adatto alle proprie esigenze. Quelli utilizzati più di frequente sono:

  • Tasso Fisso. Il tasso di interesse e l’importo della rata rimangono invariati per tutta la durata del mutuo.
  • Tasso Variabile. Gli interessi dovuti sono soggetti all’andamento dei mercati, in particolare questi mutui sono indicizzati all’Euribor a 1, 3 o 6 mesi a secondo della banca erogante. L’importo della rata mensile può aumentare o diminuire durante tutta la vita del mutuo.
  • Tasso Misto. È possibile scegliere se applicare il tasso fisso o variabile secondo scadenze prefissate nel contratto solitamente ogni 2, 5 o 10 anni.
  • Tasso Variabile con CAP. Si tratta di un mutuo a tasso variabile nel cui contratto è indicato un tetto massimo oltre il quale il tasso di interesse non può andare, ciò implica anche un tetto alla rata del mutuo.
  • Tasso Variabile con Rata Costante. L’importo della rata mensile è sempre uguale ma in base all’andamento del tasso di interesse, che rimane variabile, il periodo di restituzione del mutuo aumenta o diminuisce.
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