Richieste di finanziamenti online: trend in crescita durante la pandemia

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Richieste di finanziamenti online: trend in crescita durante la pandemia
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Richieste di finanziamenti online: trend in crescita durante la pandemia

Ad un anno dall’inizio della pandemia che ha messo a dura prova l’economia italiana, si assiste ad un trend in rialzo della richiesta di finanziamenti e mutui, soprattutto online. Vediamo i dati registrati nell'ultimo anno ed i motivi di questa tendenza.

Perché aumenta la richiesta di finanziamenti?

Secondo gli studi di settore negli ultimi due anni (dati di marzo 2019 contro marzo 2021) la richiesta di prestiti e di mutui è cresciuta notevolmente, rispettivamente del 62,83% e del 14,72%, e nell’ultimo Rapporto sul Credito Italiano – Trends & Insights, pubblicato da Experian, relativo al mese di marzo 2021, si evidenzia un ulteriore segnale positivo, anche nella richiesta di prestiti personali. Dati incoraggianti che, se confermati nei prossimi mesi, attesterebbero la voglia di andare avanti degli italiani e la fiducia nella ripresa economica del nostro Paese.

Diversi sono i fattori che hanno influenzato l’aumento delle richieste di mutui, soprattutto nella fascia giovane del Paese, a partire da:

  • Tassi di interesse ai minimi storici nel 2020: negli ultimi due anni gli interventi della BCE, mirati ad aumentare la liquidità nell'Unione Europea, hanno portato ad una drastica riduzione della forbice tra tasso fisso e variabile, con la conseguente maggiore richiesta di mutui a tasso fisso. Nonostante il 2021 si sia aperto con un lieve rialzo dei tassi, si prospetta che la BCE manterrà questo andamento, per non frenare la ripresa economica.
  • Paura di una ripresa dei prezzi: storicamente l’investimento nell’acquisto di immobili è considerato un buon rimedio contro l’inflazione e questo ha portato molti giovani a decidere di acquistare casa.
  • Desiderio di indipendenza: la richiesta maggiore di finanziamenti a medio lungo termine è rivolta all'acquisto di immobili con spazi ampi all’aperto e soluzioni indipendenti, ciò soprattutto in risposta alle restrizioni imposte dalla pandemia.

Per quanto riguarda invece i finanziamenti personali, soprattutto tra i giovani, la ripresa è ancora timida ed in controtendenza rispetto al resto d’Europa, a causa della:

  • scarsa propensione all’indipendenza dalla famiglia di origine dei giovani, spesso legata al lavoro precario o comunque alla difficoltà di accesso al mondo del lavoro;
  • preoccupazione diffusa nella gestione dei debiti e sfiducia nella ripresa a breve termine dell’economia italiana, che porta inevitabilmente ad una maggiore prudenza.

Boom della richiesta di finanziamenti online

Ciò che il rapporto rileva è anche e soprattutto una forte crescita del canale digitale per la richiesta di finanziamenti, aumentata negli ultimi due anni del 187,87%. È questo un grosso segnale di una digitalizzazione globale, spinta anche dalla pandemia e dalle conseguenti restrizioni.

Anche per il mese di marzo 2021 si è registrato un incremento in tal senso, ed ancora più importante sarà l’analisi dei prossimi mesi, per poter parlare di un cambiamento strutturale verso il digitale.

In realtà prestiti e mutui online hanno le stesse caratteristiche e le stesse condizioni di quelli forniti tramite i canali tradizionali, con il vantaggio di una riduzione nei tempi di erogazione.
Richiedere un prestito con i canali digitali è sempre più veloce, grazie ai servizi forniti dagli operatori direttamente on line, cioè:

  • comparatori, che confrontano le migliori offerte disponibili sul mercato ed azzerano i tempi che tradizionalmente occorrono per valutare le opzioni dei diversi operatori;
  • simulatori, che calcolano in tempo reale la rata mensile e le spese di istruttoria.

Trend positivo anche per piccole e medie imprese

Anche per le piccole e medie imprese, da sempre alla ricerca di canali di credito alternativi che possano rispondere alle loro esigenze, si segnala un trend positivo nella richiesta di finanziamenti online.

Ovviamente, anche in questo caso, un ruolo fondamentale è stato giocato dalla pandemia: il primo lockdown ha inevitabilmente spinto le imprese a rivolgersi ai nuovi operatori online per chiedere prestiti a breve termine o per finanziamenti del capitale circolante.

In questo modo, da una parte, le imprese ampliano i loro orizzonti, non essendo dipendenti da un unico finanziatore, e dall’altro, il mercato può giovarsi di una maggior concorrenza nel settore finanziario.

I servizi innovativi che i nuovi operatori finanziari offrono online si basano sull’analisi di enormi quantità di dati raccolti e utilizzati per migliorare i servizi di gestione del credito. La comparazione dei dati a disposizione per valutare il merito creditizio non si basa solo sui bilanci, che soprattutto in questo periodo, possono essere falsati dalla crisi in atto e dalle chiusure imposte alle attività, ma utilizza anche i dati bancari, che consentono di valutare soprattutto la risposta reattiva all'emergenza in atto dell'impresa che richiede il finanziamento.

Non a caso, i finanziamenti online prevedono una drastica diminuzione dei tempi di istruttoria, che spesso è uno dei maggiori deterrenti nell’accesso ai finanziamenti.

In questo settore il trend del futuro sarà sicuramente improntato alla collaborazione tra operatori tradizionali e realtà di tecnofinanza, tendenza già avviata da molte banche che si sono interessate alle società di FinTech già presenti on line.

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