Dovete richiedere un mutuo e non sapete come muovervi? Il mutuo è, con ogni probabilità, uno dei contratti più diffusi in assoluto. Questo dipende dalla grande frequenza con cui gli italiani vi ricorrono per acquistare casa, coronando un sogno, o per effettuare opere di ristrutturazione: con il mutuo, infatti, si ottiene una liquidità di cui normalmente non si dispone.
Anche se non sono tanti come in passato, di giovani che contraggono matrimonio e che vogliono costruire una famiglia, comprando una casa, ce ne sono comunque ancora. Il principale ostacolo che deve essere superato è prettamente economico e si risolve con un mutuo.
Ovviamente, quello che il mutuante ha dato, va poi restituito. La garanzia del mutuo è che si tratta di un prestito che viene concesso da soggetti qualificati, gli istituti bancari, i quali operano con professionalità nel mercato finanziario. Di conseguenza, contrarre un mutuo con una banca rende tranquilli sull'affidabilità del soggetto con cui si contratta.
E’ consigliabile la richiesta di più preventivi per valutare quale sia il più conveniente e quello più vicino alle proprie esigenze. A volte l’offerta più vantaggiosa del finanziamento la si ritrova in quella di una banca che non è la propria.
Ma siamo sicuri di sapere davvero cos'è il mutuo? Contrariamente a quanto si possa pensare, il mutuo è un contratto complesso. E tassi di mercato bassi non si traducono per forza in un costo dei mutui basso. Per questo la migliore cosa per fare una scelta consapevole, è confrontare le diverse offerte fatte dalle banche.
Sicuramente gioca a favore del potenziale mutuatario il fatto che attualmente Euribor e Eurirs, i riferimenti utilizzati dalle banche per calcolare i mutui, rimarranno bassi. C’è da aspettarsi che questa situazione permanga a lungo perché la Bce, oltre a essere preoccupata per un rilancio dell’economia che tarda ad arrivare, ha confermato di avere come obiettivo ufficiale un’inflazione vicina al 2%.
Questo scenario certamente favorisce il mantenimento dei tassi vicino ai minimi storici da parte delle banche anche per i mutui, sia per quelli a tasso fisso sia per quelli a tasso variabile. L’attuale prospettiva del mercato, in particolare, sta spingendo la riscoperta del tasso variabile da parte di chi vuole acquistare un immobile.
Comunque, ad oggi, oltre l’80% è erogato a tasso fisso con sottoscrizioni di mutui a 20 e 30 anni sotto il 2%. La grande maggioranza delle famiglie preferisce pagare leggermente di più ma avere la sicurezza di una rata stabile.
Il tasso variabile, tuttavia, risulta interessante, vista la prospettiva dei tassi di mercato molto bassi. Il discorso vale soprattutto per i mutui di durata breve di 10-15 anni, che rappresentano un buon 20% delle erogazioni, sui quali c’è una migliore possibilità e probabilità di risparmiare rispetto al tasso fisso.
L’orizzonte è dunque favorevole per i tassi di interesse. E cosa succede sul versante dei mutui legati alla ristrutturazione della casa?
Per ciò che concerne i finanziamenti bancari destinati alla costruzione o ristrutturazione di un immobile, anche in questo caso è possibile usufruire dei benefici fiscali inerenti gli interessi passivi e maturati sui contratti di mutuo stipulati dal 1998 in poi. La quota spettante è sempre del 19%, ma con una quota massima di circa 2.582 Euro annui.
Diamo uno sguardo ai dati. Gli italiani nel 2018 hanno speso, secondo l’Associazione nazionale dei costruttori edili (Ance), poco più di 47 miliardi per lavori di manutenzione della casa. Di questi, esattamente la metà hanno riguardato opere per cui è stato chiesto il bonus fiscale sulla ristrutturazione o quello sul miglioramento delle prestazioni energetiche.
Il ruolo dei bonus è fondamentale nel mercato ed è un buon affare per tutti. Se ai bonus si aggiungono i tassi minimi dei mutui ecco che oggi di fatto è possibile ristrutturare casa senza dover anticipare un euro alle imprese che compiono i lavori.
Infatti, i finanziamenti per la ristrutturazione sono offerti a tassi in linea con quelli dei prodotti finalizzati all'acquisto.
Ottenere un mutuo per la ristrutturazione non presenta particolari problemi, purché la casa abbia un valore che sia almeno doppio rispetto alla cifra che si richiede. Spesso le banche non erogano tutta la somma subito, ma la consegnano con il procedere dei valori, come si fa di norma nei mutui per l’edilizia.
La soluzione ideale sarebbe ristrutturare una casa per cui si sta concludendo l’acquisto prima di andarci a vivere; sia perché le operazioni sono molto più semplici, ma anche perché se si chiede un mutuo e lo si ottiene come finanziamento all'acquisto, si riesce anche a usufruire della detrazione Irpef sugli interessi.
Cosa scegliere? Usato e no? E quanto si risparmia comprando una casa da ristrutturare rispetto al nuovo? Le case usate possono avere più fascino rispetto a quelle nuove, ma non sono paragonabili per soluzioni costruttive e tecnologiche.
È difficile ad esempio ottenere in una singola unità immobiliare di un edificio di oltre venti anni fa una classificazione energetica eccellente. Detto questo, il risparmio medio è molto elevato, soprattutto nelle aree di pregio delle grandi città.
Nel corso del tempo, il risparmio energetico sia degli edifici che delle singole abitazioni che ne fanno parte è divenuto un fattore importante per quanto riguarda la riduzione delle emissioni inquinanti e degli sprechi. L’Italia, in questi anni, si è messa in regola con le direttive europee, che rappresentano un punto di riferimento per il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici.
Le classi energetiche standard individuate sono dieci: A4, A3, A2, A1, B, C, D, E, F e G, dove la più alta (l’A4) rappresenta la classe più efficiente e quindi migliore per risultati.
Per concludere, la convenienza è tanta se quella che si sta per rimettere a nuovo è la casa della vita e la ristrutturazione è un’operazione sicuramente vantaggiosa, soprattutto se per sostenere i lavori si ricorre a un mutuo.