Mutui, più leggera la rata green
MUTUI — Malgrado i tassi in calo, il credito immobiliare continua a rincarare. Una strada per ottenere interessi meno elevati è orientarsi su finanziamenti verdi. Su 25 anni permettono di risparmiare fino a 22 mila euro sul fisso e 11 mila sul variabile. Le offerte degli istituti.
Mutui più cari, ma non se sono green. L’ultima rilevazione della Banca d’Italia conferma che il costo dei nuovi prestiti per l’acquisto di un’abitazione continua a crescere: a settembre il Taeg medio, il tasso effettivo comprensivo delle spese accessorie, si è attestato al 3,71%. Un incremento che rispecchia un mercato delle sottoscrizioni dominato per circa il 90% da mutui a tasso fisso, il cui parametro di riferimento (l’Irs) ha proseguito la sua corsa nel 2025. L’indice, sceso ai minimi di dicembre 2024 al 2,25%, oggi sfiora infatti la soglia del 3%.
«A spingere verso l’alto l’Irs sono stati almeno tre fattori: le aspettative disattese sui tagli dei tassi da parte della Bce, un rallentamento dell’economia Ue meno marcato del previsto e, infine, gli ingenti stanziamenti annunciati per difesa e riarmo, che potrebbero sostenere il Pil dei Paesi ma anche alimentare nuove pressioni inflazionistiche», osserva Guido Bertolino di MutuiSupermarket.it, evidenziando però che le banche stanno intensificando la spinta commerciale sui mutui a tasso fisso, soprattutto sulle offerte green.
Oggi sul mercato gli istituti hanno lanciato promozioni particolarmente convenienti, con spread molto competitivi, per chi acquista immobili ad alta efficienza energetica o li riqualifica per elevarne la classe. Una spinta che non nasce solo da logiche commerciali: per gli istituti di credito finanziare immobili ad alta efficienza energetica è infatti meno rischioso, perché queste abitazioni hanno un valore di mercato più stabile nel tempo, sono più liquide e garantiscono tassi di morosità statisticamente inferiori.
L’analisi delle offerte delle principali banche sui mutui green mostra un vantaggio economico tutt’altro che marginale. Chi sceglie un finanziamento a tasso fisso green risparmia in media 30,37 euro al mese rispetto a un prodotto tradizionale, per un beneficio complessivo che supera in media i 9.000 euro a fine piano e che in alcuni casi può arrivare a oltre 22.000 euro. Anche i variabili green offrono un vantaggio, seppur meno marcato: nel caso di un piano che prevede un ripianamento in 25 anni, il risparmio medio mensile è di 17,11 euro, pari a oltre 5.000 euro nell’intera durata, con punte che possono arrivare a 11.000 euro.
Il divario con i prodotti classici conferma come la scelta di un immobile ad alta efficienza energetica non sia solo un’opzione ecologica o estetica, ma un incentivo economico all’accesso al credito. Tuttavia, il vantaggio del mutuo green va valutato anche alla luce dei prezzi degli immobili. Le abitazioni nuove e sostenibili, ovvero quelle che rientrano più facilmente nei criteri richiesti per questi finanziamenti, costano di più: confrontando i dati dell’ultimo rapporto Nomisma 2025, una casa nuova in Italia costa mediamente il 25% in più rispetto a una usata abitabile. Una forbice che resta ampia nelle grandi città (+22% a Milano, +16% a Roma) e che si restringe nei mercati meno “tesi”.
Va ricordato però che il mutuo green non è riservato esclusivamente alle nuove costruzioni: è accessibile anche per l’acquisto di immobili da ristrutturare, purché gli interventi previsti consentano un miglioramento certificato della classe energetica. In questo caso il bilancio può diventare più favorevole: una casa vetusta da ristrutturare costa mediamente il 50% in meno di una nuova costruzione, a cui si aggiungono lavori di riqualificazione che oscillano tra 1.000 e 2.000 euro al metro quadrato per una ristrutturazione completa e di alta qualità.
Nelle principali città il differenziale resta significativo: a Milano una nuova costruzione è circa il 52% più cara rispetto a un immobile da riqualificare; a Bologna la differenza sale al 56%, a Firenze al 48% e a Roma al 41%.
Sebbene il beneficio economico dei mutui green risulti evidente, va integrato con una valutazione complessiva dell’investimento: prezzo dell’immobile, costi di ristrutturazione e tempi di realizzazione. Per chi punta su case efficienti o da rendere tali, le condizioni offerte oggi dalle banche possono però trasformare la sostenibilità in un reale vantaggio finanziario.
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