
Il mutuo cointestato
Cos'è, come richiederlo e cosa fare in caso di separazione
- Cos’è un mutuo cointestato e come funziona
- Vantaggi di un mutuo cointestato
- Cosa succede se uno degli intestatari non paga
- Gestione dei litigi e delle separazioni tra cointestatari
-
Uscita dal mutuo cointestato e altre opzioni per risolvere il problema
Cos’è un mutuo cointestato e come funziona
Un mutuo cointestato è un tipo di prestito ipotecario in cui due o più persone sono simultaneamente responsabili per il rimborso del debito. Questo significa che tutti i cointestatari sono obbligati a pagare le rate fino all’estinzione del debito. A differenza di un mutuo intestato a una sola persona o monointestato, qui la responsabilità è condivisa e, quindi, ripartita tra più individui.
Requisiti per un mutuo cointestato
Per ottenere un mutuo cointestato, restano validi i criteri anagrafici e reddituali che si applicano nel caso di qualsiasi mutuo. Pertanto, tutti i richiedenti devono fornire:
- documenti anagrafici: carta di identità e tessera sanitaria e certificato contestuale di residenza e stato di famiglia. Questi documenti sono necessari per identificare i richiedenti e valutarne la composizione dei rispettivi nuclei familiari;
- documenti di reddito: ultime buste paga, dichiarazioni dei redditi ed estratto conto bancario. Queste informazioni sono utilizzate dalla banca per determinare la capacità di rimborso dei richiedenti e la loro affidabilità creditizia.
La banca riceve una doppia garanzia sul rimborso del finanziamento e può rifarsi su uno qualsiasi dei cointestatari in caso di mancato pagamento.
Aspetto chiave dei mutui cointestati è l’obbligo solidale. Questo significa che ogni cointestatario è responsabile per l’intero importo del mutuo, non solo per una percentuale concordata.
Vantaggi di un mutuo cointestato
I mutui cointestati offrono numerosi vantaggi sia per le banche che per i debitori:
- maggiori garanzie: con due o più persone che garantiscono il pagamento, le banche sono più propense a concedere il finanziamento. Questo perché il rischio di insolvenza si riduce;
- possibilità di somme maggiori: con più persone a garantire il mutuo, è possibile ottenere somme di denaro più elevate rispetto a un intestatario singolo. Questo è particolarmente utile per coppie che desiderano acquistare una casa più grande o più costosa, magari per mettere su famiglia;
- tassi di interesse vantaggiosi: alcune banche tendono a offrire tassi di interesse più bassi se il rapporto tra la rata del mutuo e la somma dei redditi degli intestatari risulta più bassa. Questo può tradursi in risparmi significativi nel lungo periodo.
In generale, un mutuo cointestato non solo permette di ottenere un importo maggiore, ma offre anche un tasso di interesse inferiore e una rata mensile più bassa. Questo rende il mutuo cointestato una scelta finanziaria intelligente per molti. Se vuoi una valutazione concreta di quanto ti conviene un mutuo cointestato, prova il nostro simulatore mutui e ottieni una consulenza gratuita, personale e senza impegno.

Cosa succede se uno degli intestatari non paga
La gestione di un mutuo cointestato diventa complicata se uno dei cointestatari smette di pagare. Questo scenario, purtroppo, non è raro e può accadere per vari motivi, come la perdita del lavoro, problemi di salute o altre difficoltà finanziarie. È in questi casi che entra in gioco l’obbligo solidale:
- la banca può richiedere l’intero importo dovuto all’altro cointestatario. Questo significa che l’obbligo di pagare le rate del mutuo ricade su chi è in grado di continuare i pagamenti;
- l’intestatario che paga può successivamente rivalersi sull’inadempiente. Questo può comportare azioni legali per recuperare la parte di pagamento sostenuta per conto dell’altro.
Gestione dei litigi e delle separazioni tra cointestatari
Il mutuo cointestato è la soluzione tipica delle coppie sposate e conviventi, ma purtroppo a volte i mutui durano più delle unioni. In caso di separazione della coppia, chiaramente, il pagamento del mutuo può diventare territorio di dispute.
Separazione e proprietà dell’immobile
- Se la casa è intestata solo a uno (regime di separazione dei beni), rimane di sua proprietà in caso di separazione. Questo semplifica la divisione dei beni ma può complicare le questioni relative al mutuo se entrambi i cointestatari sono obbligati solidalmente;
- se la coppia ha figli minori, portatori di handicap o figli non autonomi, il giudice può assegnare il diritto di abitazione al coniuge con cui i figli vivono, anche se non è il proprietario. Questo è fatto per garantire il benessere dei figli e può influenzare la gestione del mutuo.
Accollo interno e detrazione dell’assegno di mantenimento
In fase di separazione di fronte a un mutuo cointestato, l’assegno di mantenimento gioca un ruolo chiave. L’assegno serve a garantire al coniuge con il reddito inferiore lo stesso tenore di vita di cui godeva prima della separazione. Nella maggior parte dei casi, il coniuge con il reddito più alto può scegliere di pagare per intero la rata del mutuo e detrarre tale spesa dall’assegno di mantenimento dovuto all’ex coniuge. Tale decisione deve essere esplicitata nell’accordo consensuale di separazione.
Questo processo è noto come accollo interno, poiché non coinvolge direttamente la banca. Tuttavia, comporta che la banca potrà comunque rivalersi su entrambi i coniugi se l’accollante non paga le rate del mutuo. Per evitare ciò, il coniuge che desidera accollarsi il mutuo dovrà chiedere l’accollo liberatorio: con il consenso della banca l’altro coniuge viene liberato da ogni vincolo.
Uscita dal mutuo cointestato e altre opzioni per risolvere il problema
- vendita dell’immobile: usare il ricavato per estinguere il mutuo e dividere l’eventuale plusvalenza. Questa è spesso la soluzione più semplice e permette di chiudere la questione finanziaria in modo definitivo;
- affitto dell’immobile: utilizzare i canoni di locazione per pagare le rate rimanenti. Questo può essere una soluzione temporanea, ma richiede l’accordo di entrambi i cointestatari;
- accollo liberatorio: un cointestatario può acquisire la parte dell’altro e assumersi l’intero debito, mantenendo le stesse condizioni di pagamento inizialmente concordate. Questa soluzione richiede la disponibilità finanziaria e l’approvazione della banca.
È importante notare che la comunicazione tra i cointestatari è fondamentale per trovare una soluzione consensuale. Inoltre, la consulenza di un avvocato specializzato può essere molto utile per navigare le complessità legali e finanziarie di queste situazioni.
Capire come funzionano i mutui cointestati è essenziale per chiunque stia considerando questa opzione. Offre benefici tangibili, ma richiede anche chiarezza e accordi solidi tra i cointestatari. Vantaggi come maggiore possibilità di finanziamento e tassi di interesse più bassi possono essere fondamentali per chi è alla ricerca di una soluzione sostenibile per l’acquisto di un immobile. Tuttavia, è essenziale essere preparati per affrontare le complicazioni che possono emergere, come l’insolvenza di uno dei cointestatari o la separazione. La consapevolezza delle responsabilità e delle possibili soluzioni può fare la differenza tra una gestione serena del mutuo e situazioni problematiche e gravose.

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Generalmente puoi stipulare un mutuo la cui rata non ecceda il 35% del reddito netto mensile, inteso come il tuo reddito netto più quello degli eventuali altri richiedenti. In termini pratici: definito l’importo da richiedere si opta per una durata del finanziamento che generi una rata non superiore al 35% dei redditi mensili netti dei richiedenti.
Per farti un’idea del costo dell’immobile che intendi acquistare o di quanto puoi ricavare dalla vendita di quello attualmente in tuo possesso, puoi utilizzare il nostro strumento di calcolo del valore dell’immobile. Allungando la durata puoi ottenere una rata minore, ma ricordati sempre che la spesa per interessi poi aumenterà.
Utilizza uno dei nostri calcolatori per determinare la rata o gli interessi e approfondisci il tema delle spese di acquisto, dalle tasse fino alle spese notarili.
Trovi ulteriori approfondimenti nella nostra guida “Che mutuo posso permettermi?“
L’assicurazione obbligatoria copre scoppio e incendio dell’immobile posto a garanzia del mutuo.
L’assicurazione facoltativa per la protezione del credito (CPI) copre l’impossibilità temporanea o definitiva di rimborsare le rate a causa di eventi come infortuni sul lavoro, perdita dell’impiego o decesso del mutuatario.
Per approfondire, leggi la guida alle assicurazioni sul mutuo.
La scelta tra un tasso fisso o variabile per un mutuo dipende dalle esigenze di ogni singola persona. Il tasso fisso offre una maggiore stabilità, mentre il tasso variabile può portare ad un maggior rischio ma anche ad una maggiore redditività. Coloro che hanno una situazione reddituale stabile, famiglia a carico e bassa propensione al rischio optano per il tasso fisso. Coloro che sono più disposti al rischio e hanno la ragionevole aspettativa di incrementare il proprio reddito potrebbero preferire un tasso variabile. Si può sempre scegliere di surrogare o rinegoziare un mutuo cambiando il tipo di tasso.
Ti interessa uno sguardo alla situazione attuale dei tassi, e qualche dritta da parte degli esperti di MutuiSupermarket? Leggi la nostra guida alla scelta tra tasso fisso e variabile.
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